E’ un momento quanto mai complicato per la Motogp, come pure per tutti gli sport: l’emergenza coronavirus infatti ha messo al tappeto le maggiori manifestazioni sportive e pure i Gp del motomondiale non sono stati esenti da rinvii e cancellazioni. Tanto che pure sono sempre più forti i sospetti che questa stagione 2020 della Motogp non vedrà mai la luce o che comunque si prospetteranno appena pochissimi appuntamenti in autunno, nella speranza certo che la pandemia rientri almeno per l’estate. Quel che è certo (oltre alle gravi conseguenze economiche che questo stop forzato porta) è che non vi è al momento alcuna certezza che il campionato abbia inizio e con che modalità si poterà avanti: il tutto rimane infatti legato agli imprevedibili sviluppi dell’emergenza sanitaria. Pure però vi è sempre la speranza di poter correre in pista e di certo Dorna e piloti appassionati sono pronti a fare la loro parte. Per parlare dunque delle prospettive della prossima stagione della Motogp, vista l’emergenza coronavirus, abbiamo sentito Giacomo Agostini: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net.



Quando pensa possa iniziare realisticamente il Mondiale MotoGp? Non lo so, è proprio difficile dirlo, dipende tutto dal Coronavirus…

Quali conseguenze potrà avere il Coronavirus sulla MotoGp a livello economico? Come per tutto purtroppo grandi conseguenze ed è una cosa che bisognerà accettare, bisognerà affrontare.



Prima di ricominciare con le gare servirebbero secondo lei nuove sessioni di test? No si parte tutti ad armi pari senza test. Ed è la cosa più giusta!

Il calendario in questo momento per recuperare prevederebbe 8 gare in 2 mesi in autunno: fattibili? Si potrebbe fare, credo che sia una cosa realizzabile.

Sarebbe forse meglio annullare tutto e pensare al 2021? Oppure un anno di stop totale sarebbe un colpo troppo duro? Se si può correre perché non farlo, meglio disputare il Mondiale, meglio che la MotoGp continui…

Come si comporterebbe in questi mesi se fosse ancora un pilota? Mi allenerei, ascolterei le decisioni prese dalla Federazione Internazionale, le direttive del mio team. Come tutti gli altri piloti…



Questa incertezza e il ritardo sul via alla stagione che peso potranno avere sul futuro di Valentino Rossi? Non lo so, queste poi sono scelte, che può sapere solo Valentino.

Qual è infine la sua opinione sul caso doping che riguarda Andrea Iannone? Devo dire che al di là di quello che hanno scritto i giornali bisogna sapere per quale motivo la Federazione Internazionale abbia preso la decisone di sospenderlo. Credo che se si trattasse di contaminazione sarebbe assurdo. Allora uno va a un ristorante e mangia qualcosa e viene contaminato. Che colpa ne avrebbe… Bisogna capire, conoscere le varie ragioni della decisione della Federazione di sospenderlo!

 

(Franco Vittadini)