Siamo sempre in attesa che dopo lo stop per l’emergenza coronavirus, tornino a rombare i motori della Motogp e stando alle ultime dichiarazioni del numero 1 della Dorna Carmelo Ezpeleta, pare che il nostro ottimismo abbia ora delle basi. Se infatti fino a poco tempo fa lo stesso CEO del Motomondiale era parso dubbioso sulla ripresa e aperto anche all’ipotesi che la stagione 2019-2020 venisse cancellata, pure, grazie alle buone notizie che ci arrivano legate alla pandemia da coronavirus, continua a fervere il lavoro per la riprogrammazione del campionato, che potrebbe giù partire per la fine del mese di luglio. Lo stesso Ezpeleta sul portale ufficiale della Motogp ha infatti annunciato a tutti gli appassionati: “La nostra idea in questo momento è di iniziare a fine luglio. Dove e quando deve essere ancora deciso. Siamo sicuri che il nostro programma prevede di iniziare in Europa e correre da fine luglio a novembre, valutando l’evolversi della situazione”. Pur col dubbio infatti che il motomondiale non possa spostarsi fuori dai confini europei, Ezpeleta ha aggiunto che: “garantiremo un campionato di almeno 10-12 GP tra fine luglio e fine novembre”.



CORONAVIRUS MOTOGP, EZPELETA: 1600 PERSONE A GARA E TAMPONI A TAPPETO

Pur dopo dunque anche le ultime cancellazioni dei Gp di Germania, Olanda e Finlandia, la Dorna è ben ottimista sulle possibilità di tornare in pista a breve per la stagione 2020, sia pure, almeno agli inizi, in gare senza pubblico. Lo scenario certo non è quello auspicato, ma purtroppo si dovrà scendere a compromessi perchè la Motogp possa tornare in pista, e certo la Dorna sta lavorando per assicurare una ripresa della stagione nelle migliori “condizioni di sicurezza”. Lo stesso Ezpeleta infatti ha comunicato: “Stiamo cercando di creare un protocollo per capire come potrebbero essere le gare senza spettatori e con un numero limitato di persone che lavorano nel paddock”. E pure il numero 1 della Dorna ha aggiunto: “Intendiamo acquistare 10mila test per tutto il personale, tutti verranno testati in tre diversi momenti: prima della partenza delle proprie abitazioni, quando arriveranno in circuito e quando torneranno a casa”. L’ipotesi è poi quella di fissare un limite massimo di personale presenta a ogni Gp, che consisterà in 1600 persone in media, tra team, personale di sicurezza, dirigenti e operatori media. Il tutto chiaramente perchè si possa tornare a correre al più presto: “Torneremo sicuramente, e torneremo più forti di prima” il messaggio di Ezpeleta.

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