Piccola querelle a distanza fra due stelle del tennis, leggasi Rafa Nadal da una parte, e Novak Djokovic dall’altra: argomento della discussione, il vaccino per il coronavirus. Secondo l’atleta spagnolo, ogni tennista professionista dovrà rispettare le regole una volta che prenderà parte ad un torneo internazionale, e di conseguenza, dovrà sottoporsi volente o nolente al vaccino qualora questo divenisse obbligatorio. Intervistato dai microfoni de “La Voz de Galicia” ha spiegato: «Nessuno può obbligare nessuno. Ognuno è libero ma in un circuito devi stare alle regole del circuito. E se ti obbliga a vaccinarti per proteggere tutti, allora sia io che Nole dovremo vaccinarci se vogliamo continuare a giocare al massimo livello. Se l’Atp o la Federazione internazionale ci obbligano al vaccino per giocare a tennis, dovremo farlo. È un po’ come il divieto di usare una serie di farmaci per questioni di antidoping». Il giornalista ha incalzato Nadal sulla questione, visto che Djokovic si era detto contrario sulla questione vaccino.



CORONAVIRUS, NADAL SUL VACCINO E IL RITORNO IN CAMPO: “NON PENSO GIOCHEREMO PRESTO”

«Personalmente sono contrario alla vaccinazione contro il COVID-19 per poter viaggiare – aveva spiegato pochi giorni fa il campione serbo – Ma se diventa obbligatorio, dovrò decidere se farlo o no. Questa è la mia sensazione attuale». Djokovic aveva specificato che la sua non era una posizione assoluta “No Vax”, ma il fatto di rendere obbligatoria la cura gli potrebbe far storcere un po’ storcere il naso: insomma, ognuno, a suo modo di vedere, dovrebbe essere libero se sottoporsi o meno al vaccino. Nadal, sempre nella stessa intervista, ha parlato anche del possibile ritorno in campo: «Quando lo sport tornerà, tornerà, adesso ci sono altre priorità. Non credo – ha aggiunto – si riprenderà quest’anno ma spero di sbagliarmi». Il vincitore di 19 titoli del Grande Slam ha poi aggiunto: «Non mi sento più penalizzato rispetto ad altri (riferendosi alla situazione critica spagnola ndr), servirà di nuovo un grande impegno, disciplina e voglia di tornare a essere al 100% e conto di avere tutto questo per aspirare a giocare ai più alti livelli».

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