Il Coronavirus è nato in laboratorio a Wuhan e da lì è “fuggito”, dando origine alla pandemia che da un anno a questa parte ha letteralmente stravolto e ribaltato le nostre esistenze: ad asserirlo, nel corso della trasmissione “Dritto e Rovescio”, in onda su Rete Quattro e condotta da Paolo Del Debbio, è stato Fabrizio Gatti, inviato de “L’Espresso” e autore del libro “L’infinito errore”, nel quale sono stati inseriti e pubblicati documenti che sembrano vere e proprie prove del fatto che il mostro Covid-19 sia frutto di un esperimento sfuggito di mano.
“Io seguo il viaggio del Coronavirus dalle grotte dei pipistrelli e quello che dimostro con i documenti pubblicati è che già il 7 gennaio 2020 l’autorità del regime comunista cinese era al corrente dello strettissimo grado di parentela tra il Coronavirus umano che stava colpendo gli abitanti di Wuhan e questi due Coronavirus isolati dai militari nei pipistrelli – ha dichiarato Gatti –. Se il presidente cinese ce lo avesse detto, probabilmente non sarebbe andata così e il mondo avrebbe aiutato la Cina a isolare l’epidemia. La Cina sapeva, ma ha taciuto”.
GATTI: “CORONAVIRUS CREATO A WUHAN, LABORATORIO FUORI CONTROLLO”
Nel suo libro il giornalista Gatti, come da lui stesso affermato ai microfoni di “Dritto e Rovescio”, rivela che “da sette anni il famoso istituto di virologia di Wuhan era fuori da qualsiasi controllo internazionale. Dichiarava, in particolare, di essere controllato da due comitati composti da scienziati provenienti da tutto il mondo. Io li ho contattati, ma loro mi hanno detto che non ne sapevano nulla e che non si recavano in Cina dal 2012 o dal 2013. Le ricerche nell’istituto erano quindi fuori controllo”. Detto in altri termini, stando a quanto raccolto e asserito dal giornalista, il Coronavirus sarebbe nato in laboratorio mediante un esperimento che ha portato alla combinazione di virus individuati nei pipistrelli, ma poi qualcosa sarebbe andato storto e sarebbe così divampata la pandemia che ancora oggi sta tenendo tutti noi sotto scacco. Infine, una battuta sul ministro italiano della Salute, Roberto Speranza: “Quello lì ha sette vite come i gatti, ma adesso che metteremo al posto suo i virologi e gli epidemiologi in un mese funzionerà tutto. Perché non bisogna solo annunciare, bisogna provare. Io adesso ti do le chiavi, ma adesso guida tu“.