Cosa fanno le stelle della NBA in emergenza Coronavirus? Risposta: guardano i loro highlights su YouTube. Il “sondaggio” lo ha lanciato Spencer Dinwiddie, playmaker dei Brookyln Nets, che su Twitter ha chiesto se ci fosse qualche altro giocatore che navigasse nel popolare sito per rivedersi in azione; immediate le risposte di due tra i più influenti cestisti della lega professionistica americana. Steph Curry, accompagnando il suo messaggio con tre faccine che lacrimano per il troppo ridere, ha confessato di farlo “almeno due volte al giorno”; Jayson Tatum, dei Boston Celtics, ha invece risposto “Tutto il giorno!”. Insomma, i giocatori della NBA evidentemente apprezzano particolarmente i loro highlights: è un modo come un altro per tenersi impegnati e distrarsi dagli allenamenti (per forza di cose personali), dobbiamo ricordare che negli Stati Uniti le distanze sono talmente ampie che durante la regular season spesso e volentieri sono i viaggi e gli spostamenti a dominare la routine quotidiana dei protagonisti. La NBA ha fermato immediatamente il suo campionato: non appena è stata resa nota la positività del centro francese Rudy Gobert, subito seguita dal contagio di Donovan Mitchell (compagno negli Utah Jazz), il commissioner Adam Silver ha bloccato tutto, per almeno un mese ma a questo punto a data da destinarsi.



CORONAVIRUS NBA: INCERTEZZA SULLA RIPRESA

Guardare i propri highlights in tempi di Coronavirus è dunque un passatempo in voga tra i giocatori; c’è anche chi ha postato video “nostalgici”, come LeBron James che ha voluto omaggiare la pallacanestro, confessando quanto gli manchi essere sul parquet e giocare, postando alcune immagini del derby che i suoi Los Angeles Lakers hanno vinto contro i Clippers. Attualmente non è dato sapere se e come la stagione della NBA terminerà: il problema di questa Lega è che si gioca tutti i giorni, come detto gli spostamenti vanno tenuti in conto e dunque sarebbe assolutamente complesso, a meno di spostare l’inizio dei playoff di un mese o quanto necessario, recuperare le partite perse. Per questo motivo si valuta la possibilità di iniziare la post season con le attuali classifiche; ci sarebbe comunque una sorta di disparità perché non tutte le squadre (anzi) hanno giocato lo stesso numero di gare, ma negli sport professionistici americani si ragiona per percentuali di vittorie (espresse in millesimi) e dunque una graduatoria “reale” sarebbe comunque possibile. In questo momento i Milwaukee Bucks avrebbero il miglior record della Lega, seguiti dai Los Angeles Lakers e dai campioni in carica dei Toronto Raptors: chissà se davvero si arriverà a questo…

Leggi anche

I NUMERI/ Covid, gli italiani promuovono medici (42%) e famiglia (55%), bocciano tv ( 13,6%) e Ue (21%)Covid, aumento casi variante Xec in Italia: il nuovo sintomo? Perdita di appetito e...