Giuseppe Ippolito, il direttore scientifico dello Spallanzani è intervenuto nell’ambito di un’audizione informale davanti alla Commissione Igiene e Sanità del Senato, parlando dei profili sanitari dell’attuale Fase 2. In merito al tasso di mutazione del Coronavirus si è finora detto tanto, ma il direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive di Roma ha voluto fare chiarezza spiegando, come riferisce l’Agi: “Va detto che questo virus ha un tasso di mutazione estremamente limitato, tanto che le due piattaforme che si occupano di riportare giornalmente i virus che vengono isolati e di caratterizzarli per grandi famiglie dicono che il virus non è sostanzialmente mutato”. Piccole differenze nel virus sono state intraviste ma queste, in particolare per un virus Rna che cambia nel passaggio da un uomo ad un altro, spiega ancora l’esperto, “sono utili per tracciare dinamiche geografiche e catene di trasmissioni e non per dire che il virus è mutato, che è diventato più buono o più cattivo”. Dunque ha espresso le sue critiche nei riguardi di chi fino ad oggi ha invece sostenuto il contrario, commentando: “Queste cose lasciamole dire a chi non si occupa di scienza, anche se purtroppo lo dicono anche persone che si occupano di scienza”.
CORONAVIRUS E TEST SIEROLOGICI: PARLA IPPOLITO (SPALLANZANI)
Il prof Giuseppe Ippolito nella medesima sede ha parlato anche dei test sierologici asserendo che il risultato del campione di 150 mila test “sarà rappresentativo della realtà”. Tuttavia, ha spiegato, “C’è una offerta spregiudicata di diagnostica sierologica di realtà private, ma ci sono realtà del Paese dove la percentuale di positivi non supera l’1%. Quindi fare questi test può significare buttare i soldi e non danno una patente di immunità”. Ad oggi sono circa 170 mila i tamponi che vengono eseguiti ogni giorno ma le richieste, ha aggiunto, sono superiori. La decisione di non eseguire test è una “scelta importante del Paese”, ha precisato il direttore dello Spallanzani. Ad ogni modo, ha precisato ancora, “ci aspettiamo di avere una quota di falsi positivi, e tutti i positivi che verranno identificati da questa indagine andranno ricontrollati, gli andrà fatto un tampone e dovranno essere sottoposti a monitoraggio da parte delle strutture competenti sul territorio”.