Coronavirus: quali sono i veri numeri utili da contattare? Una domanda che, in queste ore, viene posta sempre più spesso dagli italiani ai motori di ricerca, e alla quale proviamo anche noi a fornire una risposta quanto più possibile esaustiva e dettagliata. Innanzitutto, se si manifestano i sintomi del Coronavirus non ci si deve recare al pronto soccorso o in ambulatorio medico, ma occorre telefonare a uno dei seguenti recapiti. A livello nazionale, rammentiamo di fare riferimento alla linea verde del Ministero della Salute: il numero è 1500, totalmente gratuito sia da telefoni fissi che da cellulari e attivo sette giorni su sette, dalle 8 del mattino alle 20 di sera. In alternativa, telefonare al 112. Non solo: ecco tutte le alternative regione per regione. Precisiamo che l’Emilia Romagna e la Basilicata attiveranno in data odierna un numero d’emergenza dedicato.
LOMBARDIA – Numero unico d’emergenza per gli abitanti della zona rossa: 800/894545. Per informazioni, telefonare al 1500, mentre se si hanno sintomi contattare il 112.
VENETO – Il numero verde regionale, per casi sospetti e informazioni, è 800/462340.
PIEMONTE – L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, raccomanda a chi sospetta di avere i sintomi del Coronavirus di “non andare al pronto soccorso, ma chiamare la guardia medica, il 112, il 118, il 1500. Gli operatori sanitari arriveranno per prendere in carico il paziente e predisporranno loro il ricovero, laddove necessario”.
VALLE D’AOSTA – Istituito il numero verde 800/122121, attivo dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 18.
FRIULI-VENEZIA GIULIA – Comunicazione ufficiale: “Se avvertite sintomi influenzali come febbre, raffreddore, mal di gola e tosse o se avete frequentato persone e luoghi sospetti chiamate il numero unico di emergenza 112. Un infermiere vi assisterà telefonicamente e vi indicherà il percorso di indagine ottimale alla risoluzione del vostro caso specifico”.
LIGURIA – Contattare il 112.
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – 1500 per informazioni, 112 in caso di sintomi.
PROVINCIA DI BOLZANO – Nota stampa: “Se i sintomi si presentano dopo essere stati in una zona a rischio o a stretto contatto con una persona ritornata dalla Cina e affetta da malattia respiratoria è importante segnalarlo al numero gratuito 1500, indossare una mascherina chirurgica, usare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani in modo regolare”.
TOSCANA – Chiamare il numero 800/556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 15. Inoltre, la Ausl Toscana sud est (Arezzo, Grosseto, Siena) ha attivato anche il numero verde 800/579579 con servizio di interpretariato anche in cinese e la casella di posta dedicata a chi rientra dalla Cina: [email protected]. Anche le altre due aziende sanitarie hanno un proprio numero: Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli) 055/5454777, Asl Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Viareggio) 050/954444.
MARCHE – Oltre al 1500, si rimanda al sito www.asur.marche.it.
UMBRIA – Numero verde gratuito 800/636363.
ABRUZZO – In Abruzzo, per l’Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila chiamare il 118; per l’Asl Lanciano-Vasto-Chieti contattare il numero verde 800/860146. Per l’Asl Pescara attivo il numero 333/6162872 e 118, mentre per l’Asl Teramo i recapiti sono due: 800/090147 e 0861/1992600.
LAZIO – La Regione Lazio consiglia di fare riferimento al 1500.
CAMPANIA – In Campania il numero di riferimento è 800/909699, attivo 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20.
MOLISE – Comunicato ufficiale: “È consigliato di rivolgersi al proprio medico curante, al numero del Ministero della Salute 1500, al numero del Sistema territoriale 118, cui sarà fornito un numero di telefono corrispondente al servizio di medicina pubblica che avvierà la procedura”.
CALABRIA – La Regione Calabria indica di fare riferimento al 1500 o di rivolgersi direttamente all’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro.
PUGLIA E SICILIA – Contattare il 1500.
SARDEGNA – Chiamare il 118.