Tutte le misure del nuovo Decreto governativo sul Coronavirus hanno valore e validità fino al 3 aprile, salvo dove specificato altrimenti come nel caso della chiusura delle scuole e delle università che per ora restano chiuse fino al 15 marzo. Nel video messaggio diffuso ieri sera dal Premier Conte su Facebook, il nuovo Dpcm viene definito «il primo obiettivo per il contenimento del contagio» oltre che necessario non tanto per il rischio di pandemia globale ma per un semplice altro motivo: «Una certa percentuale di persone contagiate necessita di assistenza in terapia intensiva. Finché i numeri sono bassi, il Ssn può assisterli, ma in caso di crescita esponenziale non solo l’Italia – ha sottolineato – ma nessun Paese al mondo potrebbe affrontare una situazione del genere». Nel testo del decreto si ritrovano tutte le anticipazioni effettuate nelle righe qui sotto (dalle regole anti-contagio allo stop dello sport, passando per l’abolizione di eventi, meeting e congressi, tutti posti dove potrebbero esserci assembramenti di persone) ma si aggiunge anche l’applicazione dello smart working (o lavoro agile) per tutte le aziende e la pubblica amministrazione «anche in assenza degli accordi individuali previsti dalla legge». Qui trovate il testo integrale del Decreto anti-Coronavirus del 4 marzo 2020 firmato ieri sera dal Premier Conte, più sotto il video messaggio del Presidente del Consiglio a tutta l’Italia.
Quella del #Coronavirus è una sfida che non ha colore politico, che deve chiamare a raccolta l’intera Nazione. Serve l’impegno di tutti: cittadini e Istituzioni, scienziati, medici, operatori sanitari, forze dell’ordine. L’Italia, tutta, è chiamata a fare la propria parte https://t.co/oWMSMnktIm
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) March 4, 2020
SCUOLE CHIUSE FINO AL 15 MARZO: IN ARRIVO 3 DECRETI
In una rapida conferenza stampa avvenuta attorno alle 18.30 il Premier Conte assieme alla Ministra Azzolina ha annunciato università e scuole chiuse in tutta Italia da domani fino al 15 marzo per fronteggiare al meglio l’epidemia di Coronavirus: non solo, il Presidente del Consiglio ha confermato che in serata sarà approvato il nuovo Decreto con tutte le nuove misure restrittive già presentate qui sotto nelle prime bozze. «Stiamo lavorando alacremente al Dpcm e torneremo a parlarvi presto. Puntiamo a firmarlo entro stasera, anche perché la chiusura delle scuole è da domani», sottolinea Conte in conferenza stampa. Non solo, secondo il Capo del Governo, l’intervento del Dpcm non sarà rilevante solo su scuole o le misure anti-contagio preparate da Iss e Comitato Scientifico: «Siamo concentrati ad adottare tutte le misure per un contenimento diretto o di ritardo della diffusione del virus Il sistema sanitario rischia di andare in sovraccarico, abbiamo un problema con la terapia intensiva se una crisi esponenziale dovesse proseguire». Come anticipato sempre dal Governo al vertice con i Capigruppo di ieri sera a Palazzo Chigi, i decreti in arrivo sono 3: il primo tra stasera e domani, il secondo la prossima settimana (una volta ottenuto l’ok in Parlamento sullo sforamento del deficit dello 0,2%) con il pacchetto da 4 miliardi di aiuti economici per l’intero sistema produttivo: il terzo decreto servirà invece per «un’accelerazione sugli investimenti che prevederà, tra l’altro, lo sblocco dei cantieri e un intervento sulle semplificazioni normative», riportano le fonti dell’Ansa.
CHIUSURA DI TUTTE LE SCUOLE
Arrivano nuovi aggiornamenti sul nuovo decreto del Governo sul coronavirus: come riporta Adnkronos, la bozza del Dpcm non contiene la chiusura delle scuole per l’emergenza Covid-19. L’agenzia di stampa sottolinea che si tratta di un documento in divenire ed è dunque atteso il parere del comitato scientifico. Nel testo è prevista la «sospensione di manifestazioni di qualsiasi natura, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato e in luogo chiuso aperto al pubblico (inclusi cinema e teatri), che comportino affollamento di persone e che non garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro». Ma non solo, inserita la «raccomandazione a tutte le persone anziane e/o affette da patologie croniche, con multimorbilità, nonché con stati di immunodepressione congenita o acquisita di limitare le uscite non strettamente necessarie ed evitare luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro». Infine, nella bozza del nuovo decreto del Conte-bis si fa riferimento al «rinvio di tutte le attività convegnistiche e congressuali» in tutta Italia. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CORONAVIRUS, IL NUOVO DECRETO DEL GOVERNO
Lo aveva preannunciato ieri il Premier Conte durante il vertice con tutti i capigruppo del Parlamento: è pronto per la giornata di oggi un nuovo Decreto per le misure di contenimento sanitarie anti-Coronavirus. I contagi crescono e per cercare di ridurre l’impatto dell’epidemia a livello nazionale dopo il recente decreto del 1 marzo (qui tutti i contenuti e le zone in cui è stata divisa l’Italia) il Governo starebbe pensando a nuove misure più “drastiche” da applicare più a livello nazionale che non nelle Regioni più colpite: tolta la Valle d’Aosta infatti ad oggi tutte le Regioni d’Italia hanno casi di Coronavirus al proprio interno anche se ovviamente nelle zone “rosse” e “gialle” quei casi sono alquanto più numerosi e con anche diversi decessi. Al netto di ciò, per evitare di scatenare panico inutile – i morti sono pur sempre anziani con gravi patologie peggiorate dal virus Sars-Cov2, la stragrande maggioranza dei contagiati è del tutto asintomatico – i tavoli sanitari in sostegno del Governo stanno pensando a misure più chiare ed estese il più possibile: «Abbiamo preso atto della situazione, non abbiamo parlato degli interventi economici, ma solo delle misure di sanità. Aspettiamo il decreto del Presidente del Consiglio che ci dirà quale direzione il governo intende prendere», commenta il capogruppo Pd Andrea Marcucci dopo l’incontro con il Governo. Stamane il vertice dei Ministri (non uscirà oggi alcun decreto, fissato invece per domani nel vero CdM) è convocato per predisporre il nuovo Dpcm dove dovrà essere applicato il vademecum per la prevenzione messo in atto dal Comitato Scientifico nazionale.
NUOVO DECRETO ANTI-CORONAVIRUS: STOP ABBRACCI E SPORT
I dati sono emersi ieri sera per la prima volta, quando si è iniziato a parlare di stop per 30 giorni di tutte le attività anche sportive che vedano «assembramento di persone» e dunque pericolo di contagio: in attesa di capire dunque se tutto lo sport sarà sospeso fino a data da destinarsi, Serie A ovviamente compresa, il “manuale” inserito nell’imminente Decreto del Governo vede alcune misure alquanto “drastiche”. Stop a baci, abbracci, incontri con tante persone, ma anche tenere distanza di almeno 1-2 metri l’uno dall’altro, evitare di uscire di casa se si è anziani e stop ovviamente a grandi eventi, meeting, congressi e convegni (dunque niente campagne elettorali, si attende a breve lo stop al Referendum del 29 marzo 2020). Come hanno riferito ieri le agenzie in merito al “consiglio” dato al Premier Conte, «Evitare per 30 giorni qualunque tipo di manifestazione che preveda assembramento di pubblico: dai meeting, ai concerti, alle manifestazioni sportive».
IL NODO ECONOMIA
In attesa di capire quali altre misure anti-Coronavirus saranno inserite – si parla di allargamento della zona rossa anche a Bergamo, aumento del 50% dei posti in terapia intensiva – è inevitabile che resti il nodo piuttosto ingente dell’economia: quali interventi il Governo ha in mente per sostenere turismo e imprese al collasso in questi giorni di epidemia sanitaria e mediatica? I 3,6 miliardi annunciati da Gualtieri per ora restano un’indicazione cui manca la struttura di un Decreto: Conte lo ha promesso nei prossimi giorni ma prima deve trovare la quadra con le forze di Governo e proprio stamattina sarà l’occasione per iniziare a fissare il nuovo e prossimo Decreto unicamente dedicato questa volta agli interventi economici e fiscali. «Sul tema economico – ha spiegato il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari – ci sarà un terzo decreto, ci confronteremo su quello. Sul contenimento sanitario ovviamente siamo pronti a collaborare. Le misure economiche messe in campo finora sono emergenziali, ora serve un altro provvedimento». Come detto ieri da Salvini, o si interviene con almeno 20 miliardi altrimenti l’opposizione non lo voterà: la “trattativa” è cominciata.