Sono seriamente a rischio le olimpiadi del 2020 che si terranno la prossima estate in Giappone, a Tokyo. Vista l’emergenza coronavirus, il premier Abe avrebbe chiesto espressamente che i giochi olimpici vengano posticipati a data da destinarsi. Una richiesta significativa, tenendo conto dell’imponenza dell’evento a livello planetario, ma la preoccupazione è alta in quel del Giappone, uno dei paesi più infetti dopo la Cina. Attualmente sono stati rinviati sette match di calcio della Coppa nazionale, ma nel contempo la Lega giapponese ha fatto sapere di essere al lavoro per il possibile rinvio di tutti gli incontri fino al 15 marzo. Inoltre, è stata annullata la maratona di Tokyo, che si sarebbe dovuta tenere il prossimo primo marzo, domenica che verrà. Sulla vicenda olimpiadi si era già espresso negli scorsi giorni il Cio, il Comitato internazionale olimpico, che aveva fatto sapere che “i preparativi per le Olimpiadi di Tokyo 2020 continuano come previsto”.



CORONAVIRUS, OLIMPIADI A RISCHIO? MALAGO’ CONTRARIO

“Le contromisure contro le malattie infettive – la nota degli organizzatori – costituiscono una parte importante dei piani di Tokyo 2020 per ospitare dei Giochi Olimpici sicuri e protetti. Tokyo 2020 continuerà a collaborare con tutte le organizzazioni pertinenti che monitorano attentamente l’incidenza di malattie infettive e rivedrà le contromisure che potrebbero essere necessarie con tutte le organizzazioni pertinenti”. Peccato però che all’interno dello stesso Cio c’è chi la pensi diversamente, come ad esempio Richard Pound, il membro più anziano del Comitato, che in un’intervista rilasciata d Associated Press ha affermato: “vi è una finestra di tre mesi per valutare”. L’intenzione è quella di prendere la decisione finale entro il mese di maggio, e se la situazione fra novanta giorni dovesse essere ancora complessa, “è molto probabile la cancellazione”. Sulla vicenda si è infine espresso il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, anch’egli membro del Cio, che invece ha spiegato: “Bisogna essere ottimisti. In quanto membro del CIO sarei un irresponsabile se dicessi una cosa diversa, Le Olimpiadi si faranno assolutamente, ogni giorno parliamo con il CIO e non c’è nessun elemento inverso, vi do la mia parola d’onore”.

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