Covid Omicron 5, “il virus più contagioso mai visto”
L’avanzata della variante Omicron del coronavirus non si arresta e piano piano, assieme alla sotto variante precedente, Omicron 4, rappresentano oggi il 60% delle infezioni Covid in Italia (rispettivamente il 40% per la variante BA.4 e il 20% per la BA). Lo affermano i dati dell’ISS e viene ripetuto da Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, in un’intervista rilasciata ad Avvenire.
Omicron 2, a detta di Remuzzi, aveva fatto sperare in uno scenario più tranquillo per la pandemia, con meno contagi, meno ospedalizzazioni e morti. Ma covid Omicron 5 confonde un pochino le acque. In particolare “BA.5 è il virus più contagioso che abbiamo mai visto al mondo”. La nuova variante coronavirus Omicron, infatti, è capace di eludere l’immunità naturale data da un contagio precedente, oppure dal vaccino. Tuttavia, l’esperto è cautamente ottimista visto che le nuove varianti sembrano meno inclini a causare infezioni gravi, a differenza della variante Delta. Le polmoniti sono diminuite drasticamente, e la maggior parte dei ricoveri (il 90%) riguarda “pazienti fragili ed anziani, con altre problematiche” pregresse.
Covid Omicron 5, il nuovo vaccino per i soggetti fragili
Giuseppe Remuzzi nella sua intervista per Avvenire parla anche del nuovo vaccino per coronavirus Omicron. “Tra settembre e ottobre arriveranno (forse) i nuovi vaccini”, avverte, e sembra che le principali aziende impegnate in questo campo (Pfizer, Moderna e Novovax) stiano lavorando proprio al contenimento delle due varianti Omicron 4 e 5. Il nuovo vaccino sarà più efficace dei precedenti, raggiungendo una copertura di oltre il 30% in più.
Tuttavia, Remuzzi sul nuovo vaccino non crede che si arriverà all’obbligo, come, invece, era stato per i precedenti. Il coronavirus Omicron 5, infatti, è meno grave e mortale delle varianti precedenti, e il vaccino potrebbe servire “per chi rischia, innanzitutto”. Ancora una volta anziani, soggetti fragili e affetti da malattie respiratorie croniche. Per la nuova variante basterebbero le stesse raccomandazioni degli anni passati, soprattutto le mascherine nei luoghi chiusi e privi di ventilazione efficiente. In merito alla scuola, invece, Remuzzi avverte che “serve vaccinare i bambini”, perché i dati che arrivano dall’America sono preoccupanti, con 13milioni e mezzo di contagi nei bambini.