Quando finirà la pandemia di coronavirus? L’ultima previsione è del Center for Infectious Disease Research and Policy (CIDRAP) dell’Università del Minnesota. Potrebbe durare ancora 18-24 mesi, fino a quando il 60-70 per cento della popolazione non avrà contratto il virus. Un vaccino potrebbe aiutare, ma i ricercatori non prevedono che verrà sviluppato in tempi rapidi. «L’idea che finirà presto sfida la microbiologia», ha dichiarato alla Cnn Michael Osterholm, direttore del CIDRAP e uno degli autori della ricerca. L’epidemiologo dell’Harvard School of Public Health e Marc Lipsitch, un altro autore dello studio, ritengono, «sulla base delle più recenti pandemia di influenza», che quella di coronavirus durerà fino a quando l’immunità di gregge non si sarà sviluppata nella popolazione. Riguardo la possibilità che arrivi un vaccino ad aiutarci, i due ricercatori sono scettici. «Probabilmente non sarà disponibile almeno fino ad una data imprecisata del 2021». Secondo Michael Osterholm il governo statunitense deve smetterla quindi di dire che la pandemia di coronavirus finirà presto, perché invece i tempi probabilmente saranno molto lunghi.
CORONAVIRUS, STUDIO USA “PREPARARSI A SCENARIO PEGGIORE”
Secondo il Center for Infectious Disease Research and Policy gli scenari sono tre. Il primo prospetta una prima ondata di infezioni, quella che è in corso, seguita poi da una serie di picchi nel corso dell’estate e dell’inverno, che diminuirà gradualmente fino alla fine del 2021. Il secondo scenario è il peggiore: prevede uno sviluppo simile all’influenza Spagnola del 1918, con un’ondata di grandi proporzioni in inverno e una conclusione nel 2021. Questo scenario prevede un ripristino del lockdown in inverno. Il terzo scenario prevede infezioni senza grandi oscillazioni, con lockdown e controllo degli ospedali. Il consiglio del CIDRAP alle nazioni è di prepararsi ad affrontare lo scenario peggiore. «Il corso della pandemia potrebbe essere influenza da un vaccino, ma questo forse non sarà disponibile almeno fino al 2021». E durante lo sviluppo dello stesso potrebbero insorgere altre sfide. Nel mondo ci sono 102 potenziali vaccini contro il coronavirus, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’ipotesi di Anthony Fauci, capo della task force Usa, è che il primo sia pronto a gennaio.