Psicosi da Coronavirus? Non c’è da preoccuparsi, e se a dirlo è una paziente guarita, la prima in Italia, c’è evidentemente da fidarsi. Si tratta di una 47enne di Vo’ Euganeo, che al Corriere della Sera ha rivelato di non aver avuto paura. «Ma di cosa? È una influenza, mica muori, se non sei già malato. Mi sembra che siamo diventati tutti scemi». Al massimo è arrabbiata. «Noi saremo anche ignoranti, ma qualcuno ha soffiato sul fuoco della nostra ignoranza». Lei è stata sottoposta al tampone subito dopo il primo morto italiano per Coronavirus, Adriano Trevisan. Lunedì è tornata a casa, in isolamento domiciliare fiduciario, ovvero quarantena di 14 giorni. «Sono solo una persona che è andata a casa, come faranno presto tanti altri. Svegliamoci ragazzi, che ci stiamo facendo del male da soli». Nell’intervista ribadisce i concetti che le hanno spiegato i medici: gli anziani devono stare attenti, gli altri devono tenersi a distanza.



CORONAVIRUS, ITALIANA GUARITA “TUTTI SCEMI PER UN VIRUS INFLUENZALE”

La prima paziente guarita dal Coronavirus al Corriere della Sera ha confessato di essere rimasta colpita dal video di un signore malato di cancro, a cui resta un mese di vita. «Noi, diceva, andiamo via nell’indifferenza generale, “senza rompere i c… a nessuno”, mentre voi state impazzendo per questa cosa qui». Per questo ritiene che ci dovremmo vergognare per come viene affrontata la vicenda. Quando le viene chiesto se non crede di esagerare nel senso opposto, la prima paziente guarita spiega: «Leggo ovunque su Internet che sarei guarita, quando invece non sono mai stata malata. A meno di non voler farsi suggestionare, come all’inizio abbiamo fatto tutti». La sua speranza è che cambi qualcosa nella percezione di questo virus: «Me lo auguro. Ci stiamo arrivando, mi sembra. I dottori mi hanno detto che loro cercano solo di limitare il numero degli infettati. Il resto non è di loro competenza». E quindi lancia un’accusa: «Qualcuno dovrà chiedersi se valeva la pena di scatenare questo finimondo per un virus influenzale».

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