Partite a porte chiuse e in campo neutro? Nulla fa fare, la EFL ha infatti appena deciso dello stop totale al calcio inglese professionistico fino al 30 aprile. Questo è l’annuncio ufficiale delle federazione che si è riunita nella giornata di oggi per prendere le prime misure data l’aggravarsi e l’espandersi dell’emergenza coronavirus anche in Gran Bretagna. Saranno quindi circa quaranta giorni di stop e come potrebbe accadere al calcio italiano, anche la Premier League potrebbe tornare in campo solo per il mese di maggio, sempre che ci saranno le condizioni per giocare in sicurezza, come la stessa Lega ha piò volte precisato. Una mossa quella della EFL che certo non ci sorprende troppo anche se, fino a settimana scorsa ancora la prima serie del calcio inglese voleva giocare regolarmente, pur dopo la notizia delle prime positività al Covid-19 di alcuni giocatori e membri dello staff. (agg Michela Colombo)



CAMPIONATO SOSPESO MA…

Campo neutro, porte chiuse e tutte le partite in diretta tv: la Premier League potrebbe combattere in questo modo il Coronavirus e chiudere regolarmente il massimo campionato. Il progetto è al vaglio, e ne ha parlato The Sun: rispettando le consegne governative e gli isolamenti, le 20 società che partecipano al torneo stanno discutendo questa proposta per fare in modo che i 38 turni della Premier League siano disputati fino in fondo. Il piano prevede che si concluda entro la fine di luglio: non sarebbe un problema rispetto agli Europei – che sono stati spostati all’anno prossimo – potrebbe crearlo per il 2020-2021 ma eventualmente si vedrà in corso d’opera. Come sappiamo anche in Inghilterra il calcio è fermo, inevitabilmente, perché il Covid-19 è arrivato anche nel Regno Unito: non ci sono dubbi sul fatto che il Liverpool si laureerà campione dopo 30 anni e a questo punto il titolo potrebbe anche essergli consegnato “d’ufficio”, ma ai tifosi resterebbe la questione dell’orgoglio di vincerlo fino in fondo e, soprattutto, bisognerebbe gestire la situazione legata ai posti per le coppe europee e le retrocessioni. La Premier League ci ha pensato: la proposta potrebbe passare a breve.



CORONAVIRUS PREMIER LEAGUE: IL PIANO DELLA FEDERAZIONE

La FA ha dunque un piano per “aggirare” l’emergenza Coronavirus e portare a termine la Premier League. Sono 9 le giornate che mancano per concludere il campionato: l’idea è quella di tornare in campo tra qualche settimana (ovviamente la data è subordinata alle necessarie misure sanitarie, anche in Inghilterra ci sono dei calciatori positivi al Covid-19) e giocare poi un turno ogni tre giorni, con le partite che all’interno della singola giornate si susseguirebbero una dietro l’altra. Tutte le gare restanti sarebbero trasmesse in diretta tv: questo perché si giocherebbe comunque a porte chiuse, limitando la diffusione del contagio, e dunque i tifosi potrebbero almeno seguire le loro squadre del cuore da casa. Non solo: l’ipotesi lanciata dalla federazione inglese e riportata dal tabloid è quella di far disputare i match in campo neutro, precisamente nell’area delle Midlands che, come riferimento, è quella intorno alla città di Birmingham. L’Aston Villa potrebbe eventualmente avere il vantaggio del fattore campo (ma non avrebbe il pubblico), al di là di questo l’opzione non sarebbe casuale ma, in questo modo, la FA consentirebbe alle forze dell’ordine e i medici di ridurre al minimo i numeri da impiegare.

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