Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, avrebbe deciso di requisire due strumentazioni destinate al Veneto e che servono per la diagnosi della positività al Coronavirus. E’ quanto riporta oggi Repubblica.it, citando la Gazzetta del Mezzogiorno. Il motivo è presto detto: quei macchinari servirebbero per la regione Puglia. Qui, infatti, vengono eseguiti ogni giorno 1000 test per l’accertamento del contagio ma secondo Emiliano non basterebbero. “La requisizione non è avvenuta perché di fronte alle legittime esigenze della Puglia la ditta Menarini e la ditta Masmec si sono subito adoperate per trovare l’adeguata soluzione, che è in via di individuazione”, ha puntualizzato il governatore pugliese nell’ordinanza del primo aprile. Ciò significa che nella realtà si sta cercando un accordo al fine di evitare un possibile caso politico tra le due regioni. L’azienda produttrice di Modugno avrebbe già realizzato un primo esemplare di “tecnologia innovativa idonea a velocizzare la diagnosi della positività-negatività al coronavirus” donato al Policlinico di Bari, dove attualmente è in funzione. Ma secondo Emiliano, “una sola strumentazione non è affatto sufficiente a colmare il delta amplissimo tra le analisi realizzabili in Puglia e quelle realizzabili in altre regioni”.
CORONAVIRUS, PUGLIA REQUISISCE MACCHINARI DESTINATI AL VENETO
Il presidente della Regione Puglia nella stessa ordinanza ha inoltre reso noto che al momento non ci sarebbe materialmente la possibilità di “acquistare immediatamente almeno due dei macchinari in pronta consegna” a causa dell’indisponibilità sul mercato di tali strumentazioni e ciò “potrebbe comportare grave danno alla salute dei cittadini pugliesi, che non beneficiano attualmente di un numero di tamponi uguali a quelli di altre regioni, meglio rifornite di macchinari reagenti”. Emiliano a tal proposito sottolinea anche come le altre regioni d’Italia, a differenza della Puglia, avrebbero disponibilità di strumenti e reagenti tali da garantire 6000 analisi al giorno. Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, in Puglia sono stati eseguiti 16.654 test e sono risultate positive 2.077 persone. Tuttavia si rende necessario un maggior numero di analisi al giorno. Quindi Emiliano ha prima chiesto la disponibilità dei macchinari all’azienda produttrice e dopo aver appreso “che tali strumentazioni risultavano già destinata a un’azienda” di un’altra regione, ha firmato l’ordinanza di requisizione, dandone mandato ai carabinieri. Successivamente Emiliano avrebbe chiamato Luca Zaia, governatore del Veneto per comunicargli l’accordo trovato con le ditte fornitrici per la distribuzione dei macchinari con i reagenti per eseguire tamponi secondo il quale arriveranno sia in Puglia che al Veneto.