Come è stato appurato nel corso delle settimane, neanche i bambini, purtroppo, sono immuni al Coronavirus. Come riferisce “Il Corriere della Sera”, “i dati dei centri cinesi per il controllo delle malattie hanno riferito che i bambini di età inferiore ai 19 anni rappresentavano il 2% dei 72.314 casi di Covid-19 registrati il 20 febbraio. In Italia, il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità datato 9 aprile ci dice che i contagiati sotto i 19 anni rappresentano l’1,6% dei positivi”. Uno studio condotto in Brasile ha sottolineato che i sintomi più frequenti sono la febbre (16%), la tosse (14,4%), la diarrea (3,6%), la nausea (2,7%). Tra i segni clinici maggiormente frequenti nelle situazioni di ricovero in ospedale figuravano invece l’eritema faringeo (7,1%), la tachicardia (6,4%) e la respirazione accelerata (4,6%). Ecco allora che, dinnanzi a queste statistiche e a questi numeri, balza all’occhio un particolare fondamentale: nei bambini la febbre e i sintomi respiratori non sono un segno distintivo di Covid-19.



CORONAVIRUS, I SINTOMI NEI BAMBINI: VIRUS SI DIFFONDE ANCHE ATTRAVERSO LE FECI

Ciò che preoccupa maggiormente gli studiosi e i medici è la diffusione del virus attraverso le secrezioni nasali e anche mediante le feci. Come spiega “Il Corriere della Sera”, in otto bambini su dieci è stato rilevato Coronavirus nelle feci, persino dopo il doppio tampone negativo. L’infettivologo Massimo Galli, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’ospedale “Sacco” di Milano e ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi di Milano ha precisato: “Sappiamo che il virus può permanere nelle feci, verosimilmente anche degli asintomatici, per cui ogni volta che si preme lo sciacquone si crea un aerosol di virus potenzialmente contagioso. Per questo l’operazione andrebbe fatta con il coprivaso chiuso e dopo andrebbe sanificato l’ambiente”. Al di là di questo importante chiarimento, per prevenire il contagio fra i più piccoli, gli accorgimenti sono identici a quelli che riguardano l’universo degli adulti: distanziamento sociale, lavaggio delle mani e disinfezione delle superfici che possono ospitare il virus.

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