Quali sono i sintomi del coronavirus? E come è possibile proteggersi dal micro organismo? E’ scattata la psicosi anche in Italia dopo l’annuncio di due casi confermati a Roma, una coppia di turisti cinesi, e tanti cercano consigli per prendere le dovute precauzioni. Gli esperti hanno reso note le principali direttive da seguire per evitare il contagio e la paura: dal lavaggio accusato delle mani al consumare cibo ben cucinato, passando dall’evitare luoghi di assembramento ed evitare il contatto stretto con i malati. Il dottor Roberto Burioni a Piazzapulita ha fatto il punto della situazione: «Non bisogna allarmarsi, niente panico ma una doverosa attenzione perché abbiamo un nuovo virus umano: questo virus è passato dagli animali all’uomo e ora si trasmette da un uomo all’altro. E’ una situazione di potenziale pericolo che dobbiamo affrontare senza panico e senza pregiudizi sciocchi, come quello di evitare i cinesi, senza allarmi, ma con la scienza che è dalla nostra parte e che ci può difendere». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
ATTENZIONE ALLE ALLE FAKE NEWS
Dilaga l’allarma coronavirus in Italia e nel mondo, paura per possibili contagi del virus che ha causato oltre 130 morti. Vi abbiamo spiegato quali sono i sintomi e come proteggersi dall’epidemia, con alcuni consigli mirati a evitare eventuali diffusioni della malattia. Oltre ai più diffusi, come lavare spesso le mani con acqua e sapone ed evitare di toccare parti sensibili del corpo (occhi, naso e bocca), un altro consiglio da non sottovalutare è quello di fare attenzione alle fake news. In tal senso è arrivato il messaggio del ministro della Salute Roberto Speranza, ecco le sue parole ai microfoni di Adnkronos: «Assumere la Tachipirina per proteggersi dal coronavirus è una fake news. Fuori dalla Cina ci sono pochi casi, poche unità. Le indicazioni dobbiamo farle dare a chi ha competenze scientifiche e la comunità scientifica è al lavoro». Il ministro ha poi evidenziato: «Ieri ho incontrato l’ambasciatore cinese e i rapporti sono cordiali dobbiamo evitare messaggi di natura fuorviante sulla comunità cinese». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
CORONAVIRUS, QUALI SONO I SINTOMI
Coronavirus, cos’è e soprattutto in che modo si possono riconoscere i sintomi di questo virus a proposito del quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di “rischio globale elevato” e di cui c’è grande preoccupazione per il modo in cui si trasmette? Sono queste alcune delle domande che anche in Italia milioni di persone si pongono a causa della sua alta contagiosità oltre del fatto che in Cina i numeri di decessi e quello delle persone ammalate è in costante aumento, senza contare i primi casi registrati in altri Paesi dell’Est asiatico e quelli registrati in Europa che, tuttavia, fino ad ora sembrano segnalare esito negativo. Il rischio infatti è quello che presto si possa arrivare a una vera e propria emergenza a livello internazionale, negata solo fino a qualche giorno fa, dal momento che se è accertato che il Coronavirus è stato catalogato come uno di Tipo B in relazione alla sua pericolosità è altrettanto vero che proprio l’OMS e le autorità sanitarie cinesi hanno deciso di trattarlo come uno di categoria A, insomma con la stessa cautela che si riserva a malattie come peste e colera.
CORONAVIRUS, COS’E’ E PERCHE’ E’ PERICOLOSO
A proposito del Coronavirus (nome scientifico virus 2019 n-CoV) c’è innanzitutto da fare chiarezza in merito alla sintomatologia e al modo in cui si può riconoscere: uno dei problemi che sono già stati ampiamente evidenziati dai mezzi di comunicazione negli ultimi giorni è quello per cui il periodo di incubazione può variare tra un minimo di due giorni a un massimo di dieci, cosa che potrebbe aver facilitato il contagio dal momento che spesso alcuni sintomi sono assimilabili a quelli di una semplice influenza. A giustificare comunque gli allarmismi c’è il fatto che il Coronavirus è contagioso sin dal periodo di incubazione e quindi può essere trasmesso tra umani nel caso di soggetti che, seppure infetti, non denotano alcun sintomi. Intanto, dopo che in un primo momento era stato sostenuto il contrario, ora è acclarato che l’infezione non è affatto asintomatica e negli episodi finora registrati, soprattutto in Cina e in particolar modo nella città “focolaio” di Wuhan, tutti presentavano dei sintomi evidenti mentre l’asintomaticità è stata riscontrata in soli tre pazienti.
ECCO QUALI SONO I SINTOMI: SIMILI ALL’INFLUENZA MA…
Passando invece ai sintomi veri e propri, come accennato possono essere assimilabili a quelli dell’influenza, ovvero febbre, tosse, difficoltà a livello respiratorio di livello moderato (naso che cola, gola infiammata, ecc) oltre a mal di testa: questo per quanto concerne i Coronavirus umani comuni mentre nelle forme più gravi l’infezione può anche manifestarsi con una sindrome respiratoria acuta e polmonite. Questo spiega anche il motivo per cui negli ultimi giorni non si contano più gli episodi di falsi allarmi o di ricoveri preventivi (come è accaduto nel nostro Paese a nostri connazionali o cittadini cinesi di ritorno dal Paese asiatico), a seguito dei quali le analisi diagnostiche hanno dato comunque esito negativo. Ovviamente, come è facile immaginare, questi sintomi devono essere presi invece più seriamente in considerazione se si è stati in Cina di recente o se si sono avuti contatti con persone potenzialmente esposte al contagio a loro volta o anche con degli animali.
COME SI TRASMETTE E QUALI PRECAUZIONI USARE
Questo aspetto ci permette di passare infine in rassegna le modalità di contagio e di fare chiarezza pure su questo punto: come è noto, vi sono diversi tipi di Coronavirus detti “comuni” che pur presenti in diverse specie animali non sono mai stati (almeno per adesso) responsabili di infezioni negli esseri umani. Il caso del virus 2019 n-CoV è invece diverso dato che si sarebbe trasmesso dai serpenti anche se non esiste al momento una certezza scientifica dato che vi sono ricercatori che credono che la trasmissibilità possa avvenire solo tra alcune specie animali. Ad ogni modo la trasmissione tra umani avviene in maniera molto semplice anche col solo contatto con un soggetto infetto e poi portare la propria mano in corrispondenza delle mucose oppure anche gli occhi: uno dei “mezzi” più comuni è la saliva, ma anche lo starnutire o tossire in prossimità di un’altra persona. È questo dunque il motivo per cui l’igiene personale è importante e si consiglia a tutti di lavarsi sovente le mani e con accuratezza con acqua e sapone, utilizzare delle mascherine, smaltire i fazzoletti con cui abbiamo pulito il naso ed evitare ovviamente contatti pericolosi con mani che potrebbero essere sporche, oltre a fare ricorso al vaccino antinfluenzale.