Il giorno dopo arriva la replica ufficiale del Governo alla proposta lanciata da Fontana, Zaia e Fedriga: in primis il Premier Conte, a margine del bilaterale con Boris Johnson, allontana l’ipotesi lanciata dai Governatori della Lega e avvisa «invito i governatori del Nord a fidarsi di chi ha specifiche competenze per tutelare i cittadini dal contagio da coronavirus. Nessuno pensi di approfittare del coronavirus per manifestazioni discriminatorie o addirittura di violenza». In mattinata è poi la diretta interessata, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, a puntualizzare la decisione del Miur assieme al Ministero della Sanità «A scuola si va. C’è una circolare del ministero della Salute – sostiene la titolare della Scuola da Torino – che spiega tutti i casi punto per punto. Io mi sento di tranquillizzare gli studenti e le famiglie: la scuola resta un luogo di inclusione per cui se non ci sono situazioni come quelle che qualcuno ha descritto a scuola si va». Per la Azzolina, quanto per il Presidente del Consiglio, in Italia e nelle scuole l’emergenza non c’è e dunque non vi sarà alcun isolamento speciale per gli studenti giunti dalla Cina nelle ultime due settimane.



CORONAVIRUS, REGIONI LEGA “ISOLAMENTO ALUNNI CINA”

Dopo il blocco aereo imposto dal Governo Conte-2, esplode un altro “caso” politico sull’emergenza Coronavirus dopo che 4 Regioni del NordLombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige (anche se in un secondo momento il presidente di turno altoatesino, Arno Kompatscher, spiega di non aver firmato la lettera in questione) – hanno ufficialmente chiesto al Ministero della Salute l’isolamento per gli alunni di rientro dalla Cina. I tre Governatori della Lega (Fontana, Zaia e Fedriga) hanno scritto una lettera al Ministro Speranza per chiedere che il periodo di isolamento – previsto dallo Stato di Emergenza dei prossimi 6 mesi – per chi ritorna dalla Cina fosse applicato anche ai bambini che frequentano le scuole. «Non c’è nessuna volontà di contrapposizioni politiche, nè tantomeno di ghettizzare: vogliamo solo dare una risposta all’ansia dei tanti genitori visto che la circolare non prevede misure in tal senso», sottolinea il Governatore del Veneto Luca Zaia dopo la lettera presentata ufficialmente al Ministero. Prevedibile la polemica politica che si solleva visto che ad essere protagoniste sono tre Regioni governate dalla Lega e dal Centrodestra e al Governo siede invece l’esatta opposta parte politica: il segretario del Pd nonché Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, replica irritato «In questi casi bisogna affidarsi alla scienza e la scienza ha dato delle indicazioni al governo, che ha preso una posizione ancora più radicale: ha sospeso i voli dalla Cina all’Italia, quindi non so come i bambini possano arrivare».



LA REPLICA DELLA MINISTRA AZZOLINA ALLE REGIONI DEL NORD

Zaia nel comunicato cita l’ultima circolare Miur siglata dal Ministro dell’Istruzione Azzolina dove si indicano le norme di comportamento per gli studenti rientrati dalla Cina nelle ultime due settimane di piena emergenza Coronavirus: nella missiva si parla di particolari casi in cui vi è l’insorgenza dei sintomi caratteristici del virus cinese, fino alla possibilità di poter essere assistite a livello medico nelle strutture preposte regionali. Non si parla però di isolamento “preventivo” per qualsiasi alunno arrivato dalla Cina negli ultimi 14 giorni: a tale richiesta delle 3 Regioni guidate dalla Lega ci pensa poi la stessa Ministra Lucia Azzolina, anch’essa sulla stessa linea del Pd «Non voglio che si creino allarmismi. Ci siamo mossi immediatamente come governo e voglio tranquillizzare tutti perché la propaganda non ha fatto assolutamente bene. Non ci sono motivazioni al momento per pensare di escludere gli alunni dalla scuola. Nella circolare abbiamo spiegato eventualmente cosa si deve fare e in quali casi. Quindi tranquillità’ assoluta, ma anche prevenzione». Questo pomeriggio il dirigente dell’Istituto di Via Giusti Valerio Cipollone, in piena Chinatown a Milano, ha spiegato «Sabato dal ministero della Salute abbiamo ricevuto indicazioni generali su come affrontare l’emergenza. Per gli alunni di ritorno dalla Cina ci sono indicazioni di prevenzione generale delle infezioni delle vie respiratorie, lavarsi le mani, coprirsi la bocca quando si tossisce. E poi di monitorare nei giorni successivi al ritorno l’insorgenza di sintomi particolari legati al virus».

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