Una riserva strategica di materiale sanitario di protezione per affrontare l’emergenza sanitaria – ormai pandemia – del Coronavirus. E’ questa la decisione annunciata oggi dal commissario per la gestione delle crisi, Lenarcic. Nel dettaglio la riserva strategica di materiale medico-sanitario andrebbe a riguardare ventilatori e vaccini (non appena saranno disponibili) contro il Covid-19, nell’ambito del meccanismo di protezione civile Ue. L’intento dell’Unione Europea è quello di inviare il materiale verso i 27 Paesi membri in base ai bisogni ed alle disponibilità ma complementare ai loro sforzi. L’obiettivo è ovviamente quello di arrestare il prima possibile la pandemia che continua a seminare vittime in tutto il mondo, ed in particolare tra i Paesi dell’Unione Europea. Stando a quanto reso noto da AboutPharma, la riserva in questione sarà costituita sulla base di un appalto realizzato in maniera volontaria da uno o più Stati membri che si renderanno responsabili dell’acquisto e dello stoccaggio del materiale. La Commissione provvederà ad un finanziamento della riserva per il 90%.



CORONAVIRUS, RISERVA UE MATERIALE MEDICO: LA DECISIONE DI LENARCIC

Il centro di coordinamento della reazione d’emergenza, ovvero l’organismo centrale del Meccanismo Ue di protezione civile, si occuperà della distribuzione dei materiali tra i 27 Stati Membri sulla base di dove sono necessari. Inizialmente si parla di uno stanziamento pari a 50 milioni di euro. L’Ue starebbe però valutando anche delle misure da intraprendere in merito alla lotta contro le pubblicità ingannevoli di farmaci in difesa dei consumatori europei già ampiamente colpito dall’emergenza sanitaria. La Commissione Ue e la CPC (la rete di autorità nazionali per la protezione dei consumatori Ue)sarebbero già al lavoro per un provvedimento che servirebbe a coordinare autorità, commercianti e piattaforme online contro frodi e false pubblicità ma anche prodotti non attendibili già diffusi con l’inizio dell’epidemia. “Non accetteremo che i commercianti giochino sulle paure dei consumatori causate dall’epidemia di covid-19 nell’Ue”, ha tuonato Didier Reynders, commissario per la Giustizia e i consumatori.

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