La sassaiola contro gli studenti cinesi a Frosinone, attaccati per l’epidemia di Coronavirus che avrebbero potuto scatenare, aveva sollevato critiche e indignato tutti solo 24 ore fa: ecco, peccato che parrebbe tutto falso e che quel lancio di sassi non sia mai avvenuto. La Polizia di Stato ha denunciato immediatamente chi aveva lanciato l’allarme solo un giorno fa, ovvero un professore dell’Accademia delle Belle Arti della città ciociara: il docente si chiama Giuseppe Iaconis e solo qualche ora fa aveva denunciato per una presunta sassaiola avvenuta fuori dalla Accademia, chiusa per via cautelativa dopo che una giovane ragazza cinese aveva riportato alcuni sintomi simili a quelli del Coronavirus (poi i risultati si sono rivelati per fortuna negativi, ndr) dopo un recente viaggio in Cina. Ebbene, nulla di tutto questo sarebbe avvenuto secondo le indagini della Polizia, come spiegato in una conferenza stampa poche ore fa: la Digos aveva già cominciato a muovere i primi dubbi in serata non trovando riscontri sulla veridicità dei fatti denunciati dal professore. Al termine però di tutte le verifiche, l’incredibile scoperta: la notizia era infondata e non solo, gli agenti avrebbero scoperto che il professor Iaconis in realtà non aveva avuto conoscenza diretta dei fatti ma aveva solo riferito le informazioni raccolte da un’altra professore.
CORONAVIRUS, LA FAKE NEWS SULLA SASSAIOLA
Come spiega l’Agi, la stessa docente a sua volta aveva saputo della presunta sassaiola attraverso un «passa parola partito da una chat di studenti cinesi in Italia». La vicenda assume ancor di più i toni dell’assurdo quando la Polizia scopre come si era originata una tale notizia in quella chat su WhatsApp: in pratica si parlava di episodi di intolleranza verso cittadini cinesi da quando l’emergenza Coronavirus era giunta anche in Italia, ma un errore del traduttore di Google aveva poi dato origina all’incredibile misunderstanding, preso per vero da tutti i protagonisti di questa vicenda fino ad assumere importanza ed echi nazionali. «La notizia circolata e pubblicata in queste ore, relativa ad una fantomatica sassaiola di cui sarebbero stati vittime alcuni studenti cinesi dell’Accademia di Belle Arti oltre ad essere assolutamente falsa, risulta il frutto della bassezza di livello cui alcuni insegnanti, fortunatamente una esigua minoranza, giungono oggi, nella ricerca di pubblicità gratuita, anziché dedicarsi alla didattica e agli insegnamenti etici», è durissimo il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani nella nota stampa apparsa nelle scorse ore, dove poi conclude «Speriamo almeno che i tristi interpreti di questa pagliacciata, a tutti i livelli, sappiano chiedere scusa nei prossimi giorni agli studenti dell’Accademia, italiani, asiatici e, soprattutto, cinesi, oltre che alla gente che vive nella nostra citta’, di cultura internazionale, per aver cavalcato una menzogna in cambio di polvere di vanagloria».