Scienziati americani stanno lavorando con la Cina per scoprire l’origine del Coronavirus: nonostante le tensioni politiche fra i due Paesi, dal punto di vista scientifico vi è una buona collaborazione Usa-Cina e si sta indagando in particolare per capire se il Coronavirus fosse emerso in altre parti della Cina prima dello scoppio dell’emergenza a Wuhan nel mese di dicembre 2019.



Ian Lipkin, virologo e direttore del Centro per le Infezioni e l’Immunità della Columbia University, ha illustrato al Financial Times la collaborazione con chi in Cina si occupa del controllo e della prevenzione delle malattie. Lipkin aveva già lavorato su altre situazioni simili, dalla Sars nel 2003 alla Mers del 2012 e ha affermato: “Condividiamo quello che scopriamo con tutta la comunità scientifica”.



Il virologo è stato in Cina in questi mesi e ha analizzato le modalità di risposta al Covid-19, ricevendo anche un premio da parte della Cina. Grazie a questa collaborazione, gli scienziati stanno studiando campioni di sangue di pazienti malati di polmonite, per capire se il Coronavirus era presente nella popolazione prima che fosse isolato a Wuhan. “Stiamo lavorando in varie regioni per risalire alle origini del virus“, ha dichiarato Lipkin sempre al Financial Times.

CORONAVIRUS: LA COLLABORAZIONE FRA SCIENZIATI USA-CINA PER SCOPRIRE LE ORIGINI

Vi è infatti la possibilità che qualcuno sia stato infettato e che abbia sviluppato gli anticorpi ancora prima che il Coronavirus venisse scoperto. Le tensioni politiche tra i due colossi sicuramente non hanno agevolato la collaborazione scientifica, con la Cina che è stata accusata in particolare di avere inizialmente nascosto il problema e anche in seguito di non avere condiviso tutte le informazioni, con il segretario di Stato degli Usa, Mike Pompeo, che ha affermato come la Cina abbia distrutto primi campioni del Covid-19, aspettando troppo tempo prima di informare l’OMS della trasmissione da uomo a uomo del Coronavirus.



Possiamo in tal senso ricordare la figura di Li Wen Liang, il medico “eroe” che lanciò l’allarme a fine dicembre a Wuhan, passando per questo guai con il regime prima di poter tornare al lavoro, purtroppo contraendo il virus e morendo il 7 febbraio 2020.

Adesso però si prova a voltare pagina con questa azione congiunta Cina-Usa, con gli scienziati che stanno indagando anche campioni di sangue di vari animali selvatici che potrebbero essere all’origine del Coronavirus e tracciare così la storia completa di questa malattia che ha sconvolto il mondo, per conoscere nel migliore dei modi il virus e arrivare a mettere a punto il vaccino più efficace possibile.