Come vi abbiamo spiegato nel paragrafo sottostante, completare il calendario di Serie A e delle altre varie Coppe entro fine giugno appare una missione di fatto impossibile, a maggior ragione se non si riuscisse a ripartire prima di maggio e sempre ammesso che si riesca a farlo già all’inizio di quel mese. Anche Aleksandar Kolarov è molto realista: “Onestamente non so come si possa ricominciare a maggio e finire entro il 30 giugno, non sono molto ottimista anche se ci spero”. Il terzino sinistro della Roma ha parlato della situazione attuale con il portale serbo Sportklub: “Il calcio non è una priorità ora, vorremmo scendere in campo il prima possibile ma dobbiamo essere razionali. Vista la situazione in Italia non so come possa andare che si finisca tutto entro giugno. Sono uscito solo due volte in questi giorni, ogni giocatore ha ricevuto un programma da seguire e ci portano anche qualcosa da mangiare in modo da uscire il meno possibile. Mi alleno in giardino ma alcuni di noi vivono in appartamento e non hanno questa possibilità. D’altra parte credo che se tornassimo ad allenarci in gruppo, qualcuno potrebbe anche prendere il virus”. Una sintesi molto chiara di quello che è il momento attuale: completare tutto entro il 30 giugno francamente sembra essere una speranza ai limiti dell’utopia… (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
SERVONO 22 DATE: NECESSARIO GIOCARE A LUGLIO
Parlare del calendario della Serie A e più in generale del grande calcio è al momento complicato, non sapendo quando e se si potrà tornare in campo nel corso di questa stagione 2019-2020. Solo una cosa sembra già certa: se si riuscisse a completare la stagione, giocare anche a luglio sarà praticamente inevitabile. Infatti, al momento servirebbero 22 date, a meno di pensare a riduzioni ad esempio sulla Coppa Italia oppure sui turni ad andata e ritorno delle Coppe europee. Le 22 date sono 13 per il campionato (12 giornate più una da destinare ai recuperi ancora pendenti della 25^ giornata), sette per le Coppe europee – due a testa per ottavi, quarti e semifinali più la finale – considerando che Inter e Roma devono ancora giocare anche l’andata degli ottavi, infine due per la Coppa Italia, cioè il ritorno della semifinale più la finale. Naturalmente quasi tutte le squadre giocheranno meno di 22 partite, tetto che potrebbe toccare solo l’Inter se i nerazzurri arrivassero fino in fondo dappertutto, ma le date sono comunque necessarie. Ipotizzando di giocare due volte alla settimana, ecco che servirebbero undici settimane e dunque di fatto si arriverebbe a luglio anche iniziando il 2 maggio. Se poi l’inizio slittasse ulteriormente, ecco che si andrebbe davvero molto avanti verso il cuore dell’estate. (Aggiornamento di Mauro Mantegazza)
CALENDARIO SERIE A: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
In Italia, come pure in tutta Europa, siamo ben lontani dal considerare superata l’emergenza Coronavirus, a ma circa una settimana dallo stop completo sul territorio nazionale dello sport, pure è tempo di interrogarsi sul prossimo futuro dei campionati di calcio, in primis per la Serie A. A dare l’input ieri è stata la stessa Uefa, che decidendo del rinvio degli Europei al 2021, ha di fatto dato la possibilità alle varie federazioni e leghe di terminare i propri campionati nazionali: pure però nel contesto è stato chiesto anche di tornare in campo il prima possibile (sempre in osservanza delle norme imposte dai vari stati). Stando alle ultime voci pare infatti che la Uefa abbia chiesto di tornare in campo già il prossimo 21-22 aprile ma ovviamente tale ipotesi al momento è stata ampiamente scartata da tutte le federazioni: in tempi sono troppo stretti e ancora oggi non si conoscono gli sviluppi e le conseguenze della pandemia da Covid-19. Fissare dunque oggi delle date certe per il ritorno in campo risulta a dir poco complicato: pure però possiamo fare qualche calcolo utile, almeno per il prossimo calendario del calcio italiano.
CALENDARIO SERIE A: LE DATE UTILI PER RIPARTIRE
Come detto prima, la ripresa del calcio in Italia per la Serie A non pare al momento pensabile per prima del mese di maggio (nonostante gli inviti della Uefa) e in ogni caso dovremo attenderci un programma dir poco affollatissimo. Oltre alle coppe europee (che si vorrebbe far ripartire il prossimo 13 maggio) infatti dobbiamo segnalare che per la Serie A sono ancora 12 i turni da affrontare prima della chiusura regolare, a cui si aggiungono i recuperi (per chi li ha), e tre partite di Coppa Italia (semifinali di ritorno e finalissima). Vista la mole di lavoro ecco che il piano più ottimistico ora sul tavolo prevedrebbe di scendere in campo già il prossimo 2 maggio e pur prevedendo 4 turni infrasettimanali, si arriverebbe a chiudere la stagione con non pochi problemi, ma comunque entro il 28 giugno, come richiesto dalla Uefa. Questa però è l’ipotesi migliore e dunque anche la meno realistica al momento, specie per il calcio italiano, che più degli altri ha perso terreno per l’emeergenza Coronavirus. Più probabile dunque che la lega Serie A decida di tornare in campo per il 9 o 16 maggio o ancora successivamente, anche se in tal caso (pur tenendo i 4 turni infrasettimanali, a questo piò che necessari) si sforerebbe la data limite del 30 giugno, per terminare a luglio inoltrato. Di conseguenza sarebbe necessario rivedere alcune regole, tra cui allungamento dei contratti, se non addirittura rivedere proprio la formula del campionato: visto il contesto, non si esclude nulla. Fissato il programma vediamo poi che di conseguenza, in calendario la Coppa Italia si sposterebbe al 20-21 maggio per semifinali e 18 giugno per la finalissima, mentre sono già state fissate per il 24 e 27 giugno le finali di Europa league e Champions league. Una tabella di marcia a dir poco impegnativa: sempre ovviamente che si possa ripartire dopo l’emergenza,