E’ una furia Massimo Cellino che, di fronte alla proposta di riprendere il campionato di Serie A alla fine dell’emergenza Coronavirus, ha espressamente detto di essere pronto a ritirare la squadra. Sembra essere anche una risposta a chi, come il portavoce della Lazio Arturo Diaconale, lo accusava di voler fermare tutto per i propri interessi (ovvero evitare la retrocessione): “Per rispetto dei cittadini di Brescia, e dei loro cari che non ci sono più, sono disposto a perdere tutte le partite a tavolino” ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport. Questo messaggio è arrivato anche a tutte le altre società di Serie A, e al presidente della UEFA Aleksandr Ceferin. Il quale, nel summit andato in scena ieri con le federazioni, ha spinto perché i campionati ripartano il prima possibile per poi riuscire a chiudere le coppe europee, che si giocherebbero a luglio e agosto con finale eventualmente a porte chiuse (ma quest’ultima soluzione al momento non convince gli attori in scena).



CORONAVIRUS SERIE A: LA POSIZIONE DI CELLINO

Apriti cielo: Cellino non le ha mandate a dire. “Il campionato non può riprendere, per il rispetto della salute e la salvezza del sistema calcio”. In particolare il presidente del Brescia, che già nelle settimane scorse aveva mantenuto questa salda posizione, si è rivolto alla Federazione Europea con toni particolarmente forti. “Sono arroganti e irresponsabili, pensano solo ai loro interessi economici”. E ancora: “Se la UEFA vuole fare qualcosa di utile ci mandi bombole d’ossigeno e respiratori, gliene saremmo grati”. In più Cellino ha voluto ribadire come il campionato di Serie A non possa slittare oltre la data naturale del 30 giugno, per il solito problema legato ai contratti dei calciatori e la chiusura dei bilanci. Anche da qui la sua ferma posizione: per quanto dice, riguardo il passaggio del ritirare la squadra, sembra dunque che la motivazione non sia quella di evitare una retrocessione che, in questo momento, passa in secondo piano.



La provincia di Brescia è infatti una delle più colpite dalla pandemia da Coronavirus, dunque Massimo Cellino sa bene di cosa parla quando si riferisce a morti e malati. Il punto è che tanti altri presidenti di Serie A si sono schierati su questa linea: abbiamo riportato le parole di Urbano Cairo (Torino) e oggi anche Massimo Ferrero, patron della Sampdoria, ha chiaramente affermato di non essere disposto a riprendere. Siccome però Gabriele Gravina, numero uno della FIGC, insiste per riaprire e portare a termine la Serie A, una decisione prima o poi andrà presa; sarà complicato però dire alle squadre di tornare in campo se la posizione dei loro presidenti sarà questa, anche se i calciatori (come abbiamo riferito nei giorni scorsi) sembrano essere dell’idea di voler riprendere. Domani è in programma un’Assemblea di Lega: la speranza è che se ne venga a una in un modo o nell’altro, ma forse se il clima è questo sarebbe davvero meglio chiudere tutto e pensare alla prossima stagione.

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