Il coronavirus ha inevitabilmente bloccato anche il calcio e la Serie A, così come gli altri sport e tutte le altre manifestazioni sportive. Ai vertici del mondo del pallone si spera di poter tornare in campo entro il 3 maggio, anche se c’è chi come il presidente dell’Assocalciatori Damiano Tommasi, invita alla prudenza: “I dati al momento sono agghiaccianti, non capisco chi fa allenare i suoi tesserati”. Frasi che guardando al calcio europeo fanno pensare al caso del Lipsia, con allenamenti speciali per la squadra che si starebbe allenando individualmente. “Stiamo offrendo un allenamento individuale con la palla”, le parole del direttore sportivo Markus Kroesche in collegamento con Sky Germania, specificando che gli allenamenti stanno comprendendo anche esercitazioni col pallone. Per quanto riguarda l’Italia, invece, si continua a monitorare la situazione, in pieno rispetto delle norme vigenti. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
SERIE A FERMA PER CORONAVIRUS, SI RIPARTE IL 3 MAGGIO?
Sempre caldissimo il tema del rientro in campo specie per il campionato della Serie A, che si è fermato solo lo scorso 10 marzo in seguito alle ultime strette misure del governo per fermare l’emergenza coronavirus. Come abbiamo visto negli ultimi giorni, per quando riguarda il campionato italiano, tenuto conto anche degli spostamenti di calendario subiti a livello internazionale, la più ottimistica delle ipotesi è quella di ritornare in campo già il prossimo 3 maggio, data che consentirebbe di chiudere la stagione entro la data decisiva del 30 giugno. Pure però si tratta solo di un ipotesi abbastanza vaga, come ha ricordato anche oggi il presidente della Figc Gravina ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: “La ripresa del campionato il 3 maggio? Di scientifico non c’è nulla. È una data ipotizzata, stiamo lavorando su alcune ipotesi di posizionamento di un calendario, ma oggi ogni previsione è priva di fondamento”. E’ stato poi aggiunto: “Ma è ipotizzabile anche il 10 e il 17 maggio. Dobbiamo essere realisti. Oggi esiste una crisi di carattere generale, il calcio è in terza o quarta fascia nelle priorità. Ottimisticamente possiamo dire che c’è possibilità di ripartire.”
GRAVINA: PLAY OFF E PLAY OUT? NON CI SONO TERMINI STABILITI
Nulla di certo dunque per il presidente della federcalcio, vista la situazione profondamente fluida che stiamo vivendo in Italia e non solo. Ma non solo, perchè in questo particolare frangente non è mancata una punzecchiatura da parte dello stesso Gravina alla Lega. Il presidente Figc ha infatti aggiunto nell’intervista-fiume “Le diverse leghe componenti potrebbero essere tutte più partecipi e collaborative per tracciare una strada per il nostro sistema. Il calcio sta soffrendo, soffrirà, pagherà un prezzo molto alto, salato. Ma questo non riguarda solo il calcio”. Insomma serve pazienza e flessibilità e sopratutto l’aiuto di tutti per valutare i diversi scenari che si presentano anche per la prima serie del calcio italiano. Al momento infatti, per il presidente della Figc sono ancora parecchie le ipotesi sul tavolo, dal congelamento della classifica, come pure la proposta di play off e play out per fissare la graduatoria finale: “Non ci sono termini stabiliti”. Non ci resta dunque che attendere gli sviluppi.