Il calciomercato potrebbe rimanere aperto fino a dicembre per l’emergenza Coronavirus? Sì, ma c’è già chi non la prende bene: o meglio, Cristiano Giuntoli ha espresso il suo parere in un’intervista a Sky Sport e ha detto che, se pure per i direttori sportivi e gli operatori la soluzione sarebbe sicuramente utile, non sarebbe allo stesso tempo giusta per quanto riguarda i calciatori e l’etica del campionato. Spieghiamo: poiché in Serie A si continua a pensare che il campionato possa e debba ripartire (questa è la proposta della Lega, che spinge costantemente in questa direzione), ovviamente sarebbe impossibile chiudere entro il 30 giugno: a tale proposito la Uefa ha già dato l’ok per andare avanti fino a luglio e, qualora sia necessario, anche agosto pur di portare a termine il torneo e assegnare lo scudetto. Tuttavia, è chiaro che se in piena estate si stesse giocando ancora la stagione in corso il calciomercato non potrebbe essere aperto: per recuperare allora la FIFA (la situazione vale per tutti i campionati che proseguirebbero) sta studiando appunto la soluzione di tenere aperta una sessione per il prossimo torneo. Si inizierebbe ad agosto per poi chiudere a dicembre.



CORONAVIRUS SERIE A: CALCIOMERCATO APERTO FINO A DICEMBRE?

L’emergenza Coronavirus insomma impone delle scelte che siano anche drastiche, e in totale controtendenza rispetto a quanto si è abituati a vedere. Così la pensa anche Giuntoli: il direttore sportivo del Napoli ha detto che per gli operatori il calciomercato aperto sarebbe necessario, ma “andrebbe contro l’etica del campionato”. Il motivo? I calciatori non avrebbero la testa sulle partite, e si potrebbe andare incontro a inconvenienti spiacevoli. Al di là di schierarci a favore o contro questa dichiarazione, le parole di Giuntoli non sono assolutamente fuori luogo anche se il punto è, come già detto, che la coperta è corta: se si vuole continuare a giocare fino a luglio-agosto e portare a termine i campionati, la Serie A dovrà poi essere disposta a contromisure che possano non essere esattamente quelle preventivate. Naturalmente non è una critica nei confronti del Napoli, ma è un discorso aperto: bisogna valutare ogni singolo aspetto del gioco. Ad ogni modo il mercato aperto è una realtà nel basket di casa nostra (e non solo), funziona ma è vero che a volte può essere visto come un fatto negativo o “fuorviante”; qui vedremo quello che succederà.

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