Come sappiamo, la Serie A è ferma per l’emergenza Coronavirus: martedì 17 marzo si discuterà, come anticipato dal presidente di Lega Gabriele Gravini, della possibilità di terminare regolarmente i vari campionati avendo come deadline il 30 giugno, ma contemplando anche un eventuale “sforamento”. Dipenderà dagli Europei, e anche per questo nei giorni scorsi una delle ipotesi ventilate per terminare la stagione di Serie A è quella di istituire i playoff, dovendo definirne la formula riguardo al numero delle partecipanti e del numero di partite (gara secca o andata e ritorno). Soluzione che non trova d’accordo Beppe Bergomi che, ai microfoni di Sky Sport, si è detto più favorevole allo slittamento degli Europei per fare in modo che il campionato possa finire in maniera regolare. “Noi in Serie A non siamo abituati ai playoff e penso che non sia nemmeno corretto”. Questo il pensiero dell’ex difensore dell’Inter, che ha posto l’accento su un tema non di poco conto: il fatto che alcune delle partecipanti abbiano anche “20-30 punti di ritardo”. Potrebbe essere il caso del Napoli, che da sesto in classifica potrebbe prendere parte ai playoff ma in questo momento si trova a -24 dalla Juventus capolista, a parità di partite. In più, naturalmente, volendo accantonare per un momento quanto evidenziato da Bergomi (anche in altre leghe e campionati succede questo) c’è anche e soprattutto il fatto che l’istituzione dei playoff, sia pure in una situazione di emergenza che nessuno avrebbe potuto prevedere, arriverebbe in corsa: non il modo migliore per terminare un campionato, ma staremo a vedere… (agg. di Claudio Franceschini)
CORONAVIRUS SERIE A: SI TORNA A GIOCARE A MAGGIO?
In casa della Lega Serie A si è al lavoro per provare a capire quale sarà il piano di recupero una volta terminata l’emergenza coronavirus: come abbiamo affermato prima, chiaramente non è immaginabile al momento prevedere gli sviluppi di questa crisi, assolutamente unica nel suo genere. Pure però potrebbe essere utile provare a individuare in piano “il più realistico possibile” per il futuro prossimo del primo campionato italiano. Come abbiamo detto prima, e come hanno fatto anche i colleghi di Repubblica, immaginato che dopo il 3 aprile si possa tornare in campo (ipotesi però ancora impossibile da confermare), sarebbe comunque impossibile per molti club tornare subito a correre (non scordiamo che molti giocatori sono in quarantena). Ecco perchè, calendario alla mano, si potrebbe immaginare una ripresa degli allenamenti, anche parziale, per metà aprile e dunque un ritorno in campo per inizio maggio, presumibilmente il 2. In tal modo, pur con qualche sforzo extra, si dovrebbe riuscire a chiudere la stagione regolare entro la deadline line del 30 giugno (già individuata dal presidente della Figc Gravina). In tal caso però ovviamente andrebbero a slittare i prossimi Europei di calcio 2020: la mossa però al momento pare indispensabile, ma resta da vedere che dirà la Uefa il prossimo 17 marzo. (agg Michela Colombo)
CORONAVIRUS SERIE A: LE MOSSE DELLA LEGA SERIE A
La Serie A ai tempi del Coronavirus non si arrende, l’obiettivo infatti è sempre quello di concludere regolarmente il campionato 2019-2020, senza pensare a cancellazioni e nemmeno a playoff e playout, anche se come minimo uno slittamento delle date sarà inevitabile. Con una nota diffusa ieri sera, la Lega Serie A conferma di non aver preso al momento in considerazione soluzioni alternative e che si attende la fine dell’emergenza Coronavirus prima di prendere decisioni definitive. La Lega Serie A, con le società collegate in video conferenza, prosegue dunque la valutazione “dell’impatto del COVID-19 sull’attività sportiva“. La posizione della Lega Serie A, si legge nella nota ufficiale, “resta quella di terminare l’attività sportiva concludendo nei prossimi mesi i campionati nazionali, riprendendoli quando le condizioni sanitarie lo permetteranno”. A tal fine la Lega Serie A, “il cui obiettivo primario in questo momento resta la tutela della salute, ha costituito alcuni gruppi di lavoro che si dedicheranno ad affrontare l’emergenza coronavirus. I tavoli di lavoro, che vedranno la partecipazione di rappresentanti delle Società, riguarderanno tematiche mediche, tecnico-sportive, di rapporti istituzionali e di risk assessment per le Società e per la stessa Lega Serie A”.
CORONAVIRUS, SERIE A: GLI SCENARI POSSIBILI
La nota evidentemente non può ancora dire nulla di definitivo, perché nessuno sa quanto durerà l’emergenza Coronavirus e quando dunque si potrà tornare a giocare. Al momento si può dire che la Serie A resterà ferma verosimilmente almeno fino alla metà di aprile, perché ripartire subito dopo il giorno 3 sarebbe complicato per diversi motivi – si pensi solo alle tante squadre in quarantena causa positività di alcuni giocatori e tesserati. Dunque nela migliore delle ipotesi si ripartirebbe fra circa un mese: è evidente che poi il campionato dovrebbe estendersi fino a giugno, e qui entrano in ballo gli Europei, per i quali d’altronde uno slittamento è sempre più probabile, anche perché la Uefa si ritrova a dover gestire anche i ritardi nelle Coppe europee. Fondamentale però che l’emergenza non si prolunghi eccessivamente: in quel caso, purtroppo anche la Serie A dovrà iniziare a pensare a provvedimenti più drastici.