Terminata l’Assemblea della Lega Serie A, ecco che ben poco di nuovo è sorto dai tavoli di discussione. Riprendendo quasi passo-passo la nota diffusa dal Consiglio di lega di ieri, ecco che nuovamente le alte sfere del calcio italiano si dicono “compatte e unanime” nel chiedere la ripresa delle attività e la chiusura del campionato in campo. Il tutto chiaramente sempre in osservanza delle misure di FIGC e UEFA e solo in seguito al via libera del Governo, a cui di fatto ora passa la patata bollente. Nonostante dunque le tante spaccature analizzate in questi giorni, ancora la posizione della Lega Serie A è quella di tornare in campo superata l’emergenza coronavirus: rimane però sempre più incerta l’effettiva ripresa degli allenamenti, prima ancora del rientro in campo per le partite e sono sempre di più le difficoltà e i problemi che emergono sulla messa in pratica del protocollo stilato da Federazione. Inoltre nella nota, aggiungiamo, non si fa menzione della discussione sui diritti tv e del pagamento dell’ultima rata da parte delle emittenti tv: tema che pure era stato messo nell’ordine del giorno e che risulta altrettanto centrale in questi giorni così complicati. (agg Michela Colombo)



CORONAVIRUS SERIE A: OGGI ASSEMBLEA DI LEGA

Sarà una settimana importantissima in seno alla Lega calcio Serie A, che già per oggi ha annunciato una nuova Assemblea, dove sul tavolo oltre al noto nodo dei diritti tv e il versamento dell’ultima rata da parte delle emittenti, che scadrà entro i primi di maggio, sarà centrale ovviamente il tema della ripresa degli allenamenti e ritorno in campo. E su questo, se tra club e governo le posizioni sono sempre più spaccate, ecco che la Lega Serie A procede compatta e con voce unanime, nel dichiarare la necessità di tornare a giocare e chiudere in campo la stagione. Il tutto quando chiaramente ve ne sarà possibilità, dopo lo stop imposto per l’esplodere della pandemia da coronavirus. E’ questa la posizione che la stessa Lega ha poi ribadito anche ieri al termine del Consiglio: “La ripresa dell’attività sportiva, nella cosiddetta Fase 2, avverrà in ossequio alle indicazioni di Fifa e Uefa, alle determinazioni della Figc nonché in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori”,



CORONAVIRUS SERIE A: L’AIC COMINCIA A TENTENNARE E CHIEDE GARANZIE

Nel mentre però continua a serpeggiare il timore che non si potrà assicurare un ritorno in campo in “totale sicurezza” e proprio su tal tema sta vacillando la posizione dell’AIC, che pure si dice “favorevole alla conclusione dei campionati”. Ieri il Direttivo dell’Assocalciatori, con il dottor Della Frera, ha esaminato il protocollo emesso dalla FIGC per la ripresa degli allenamenti, esprimendo dubbi e chiedendo “ulteriori approfondimenti da sottoporre alla commissione”. Per l’AIC dunque è netta la volontà di giocatori e calciatrici di tornare in campo, ma solo con le più ampie garanzie di sicurezza e “senza apparire dei privilegiati nei controlli medici“: in tal senso si fa riferimento alle note polemiche scatenate sull’alto numero di tamponi e sui controlli extra che sarebbero necessari da protocollo FIGC per la ripresa degli allenamenti.

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