Sono giorni davvero bollenti per il calcio italiano: tema scottante è certo la possibile ripresa del campionato della Serie A, su cui però ancora una volta vi è totale disaccordo tra le alte sfere. Se infatti la federazione (in linea con Uefa) è ancora convinta di poter tornare in campo per chiudere la stagione regolare e anzi studia i possibili protocolli di attuazione e tempistiche, pure vi è chi, come Gianni Rezza (direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore della Sanità) è quanto meno scettico sulla ripresa della stagione.



Nel mezzo ecco chi come Giovanni Malagò, presidente del CONI, chiede una risposta, pur ricordando che non sta al Comitato olimpico la responsabilità della decisione ultima. Per la precisione lo stesso Malagò, in un’intervista a DAZN ha affermato: “Credo che il grande errore che si possa fare è quello di intervenire in contesti e in mondi dove ci sono delle precise deleghe e rappresentanze. Tu vuoi essere il presidente di una federazione? Allora questo è il tuo momento in cui prendere decisioni“. Ma non solo perché poi lo stesso numero 1 dello sport italiano ha aggiunto: “Tutti devono perdere qualcosa, l’ideale sarebbe trovare insieme il modo che non ci siano vinti né vincitori e che il calcio possa ripartire il prima possibile e a prescindere da questa stagione”.



CORONAVIRUS SERIE A, MALAGO’ E IL RINVIO DELL’EUROPEO

Dunque, pur nel rispetto della propria posizione e non volendo oltrepassare i confini, il messaggio che Malagò indirizza alla Figc per la ripresa del campionato della serie A come delle altre competizioni è chiaro: ora starà a chi di dovere raccogliere la palla. Ma in aggiunta, sempre parlando di calcio, Malagò è pure intervenuto sulla decisione di rinviare gli Europei al 2021, su cui ha affermato: “È stata una decisione sacrosanta, pensa cosa sarebbe stato un Europeo senza pubblico. Secondo me sarà un grande Europeo, sarà il motivo per cui il calcio a livello internazionale potrà ripartire tutto insieme”. In chiusura un’ultima parola del presidente del CONI anche sul ct della nazionale maschile di calcio Mancini, che pure si è detto favorevole al rinvio della manifestazione continentale: “ Il ct non è uno di tantissime parole, ma quando le dice sono pesate e ponderate. Trasferisce il giusto entusiasmo ma al contempo ha già individuato le opportunità nascoste da qui a un anno perché la nostra è una squadra giovane, che deve amalgamarsi. Un anno in più di esperienza potrebbe essere importante e utile per la nostra Nazionale”.

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