Nonostante le tante polemiche suscitate dall’ultima uscita di Nicchi, presidente Aia, sulla concreta possibilità che il campionato di Serie A riparta senza VAR, data la mancanza di luoghi sicuri, lo stesso presidente ha tirato ben dritto, intervenendo a Tmw Radio: “Non me ne frega niente, e lo dico in franchezza.”. Il numero 1 dell’Aia poi spiega meglio: “Se ci sarà sarà ancora più bello, perché anche in tempo di guerra non si buttano via le conquiste. Ma se non ci sarà è perché non avremo ambienti in cui si possa operare. Se c’è bene, sennò si va avanti lo stesso“. Nel lungo intervento poi lo stesso Nicchi ha dato piena disponibilità da parte dell’associazione di categoria a giocare anche in estate inoltrata, purché ve ne siano le giuste condizioni di sicurezza: “Se la stagione di solito finisce al 30 giugno, questa volta potrebbe finire più avanti. A noi va benissimo, non c’è problema. Agiremo con deroghe, farò quello che la mia autorità mi impone di fare”. (Agg Michela Colombo)
CORONAVIRUS SERIE A, NICCHI: VAR A RISCHIO, NON CI SONO GLI SPAZI
Anche dopo le ultime misure prese in seno all’Assemblea della Serie A, si lavora ancora per il rientro in campo per il primo campionato italiano non appena sarà superata l’emergenza sanitaria per la pandemia da coronavirus. Ed ecco che, nell’impossibilità al momento di definire i tempi del ritorno in campo, pure ci si sta interrogando sulle modalità con questo possa avvenire e in tal senso ha acceso nuova luce anche il presidente dell’Aia Marcello Nicchi, che ha aperto alla concreta possibilità che il campionato riprenda, ma senza l’utilizzo della tecnologia. Il numero 1 degli arbitri infatti ha dichiarato, senza grandi giri di parole: “Potremmo essere costretti a ripartire senza VAR. Oggi per il VAR si usano ambienti angusti, ci sono operatori che lavorano vicini ad altri e non si può sapere chi ha frequentato chi. Si corre il rischio che non ci siano le dovute distanze di sicurezza”.
CORONAVIRUS SERIE A, NICCHI: RIPARTIRE SENZA VAR. SCOPPIA LA POLEMICA
Ovviamente il rientro in campo, se mai ci sarà, anche per la Serie A deve avvenire in condizioni di totale sicurezza, non solo per gli atleti, ma pure per tutti gli attori in gioco, arbitri compresi. E anzi proprio i direttori di gara potrebbero essere in tale senso i più esposti a rischi per la salute: “Gli arbitri sono quelli più a rischio per una ripartenza senza le dovute precauzioni: si muovono da soli, con treni e aerei, frequentando aeroporti e stazioni. Bisognerà ponderare bene, non possiamo mandare gli arbitri allo sbaraglio in un momento in cui non ci sono le condizioni per una ripartenza. Se ripartiamo, chiederò di sapere quali sono le garanzie offerte”.
Ecco che allora servono maggiori garanzie per questo attore in gioco, che pure potrebbe tornare in campo senza l’aiuto tecnologico;:un pericolo concreto ma che ha pure suscitato la violenta reazione dei tifosi sui social. Non appena Nicchi ha paventato il timore dell’assenza di VAR per il resto della stagione, i tifosi sono insorti, temendo che tale scelta possa minare la regolarità stessa del campionato. In questi giorni dunque in tanti si sono dunque rivoltati, timorosi pure che l’assenza di vAR porti a una pioggia di ricorsi, che bloccherebbero di nuovo la stagione.