Dopo una settimana di stop completo, ecco che il pallone torna a rotolare, sia pure solo in allenamento, sui campi della serie A: eppure l’emergenza coronavirus è ben lungi dall’essere superata. Mentre gli italiani stanno facendo i conti con nuove limitazioni imposte dal Governo Italiano in materia di contenimento del contagio da Covid-19, ecco che alcune società della Serie A hanno deciso comunque di riprendere gli allenamenti (da capire se individuali o a piccolo gruppi)  e pure a stretto giro, come ha deciso di fare il Bologna, che ufficialmente sarà già in campo a Casteldebole a partire da domani. I felsinei però non saranno i soli, perché già lunedì 23 marzo, dovrebbero fare lo stesso i giocatori di Cagliari, Lazio e Milan: sempre che nel frattempo le varie società non ci ripensino, anche spinte dagli stessi tifosi.



CORONAVIRUS SERIE A: QUANDO SI TORNA IN CAMPO?

La situazione pare un po’ surreale: in Italia l’’emergenza coronavirus è tutt’altro che superata e anzi in alcune zone del paese la situazione è più critica e drammatica che mai. Pure però alcuni club hanno deciso comunque di convocare allenamenti regolari, andando dunque contro tutte le indicazioni e consigli di esperti e autorità. Il caos è totale e la situazione drammatica dunque, ma pure ogni caso però il condizionale è d’obbligo. Data l’incertezza generale, pure nelle società del calcio italiano si vive un po’ alla giornata e decisioni e programma possono saltare da un momento all’altro: vista la posizione netta dell’AIC è dunque facile immaginare che pure questi allenamenti già fissati possano presto saltare. Non a caso società come Atalanta e Genoa non hanno neppure fissato un termine preciso, limitandosi a un “rinvio a data da destinarsi”. In ogni caso chi di sicuro non tornerà in campo a brevissimo saranno Juventus, Inter, Fiorentina e Sampdoria, club dunque che hanno riscontrato nello spogliatoio membri infetti e che dovranno attendere i canonici 14 giorni di quarantena prima di potersi riunire

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