In questi giorni così complicati ovviamente tien banco sui tavoli della Lega Calcio Serie A ma non solo, il prossimo futuro del primo campionato italiano, ancora ben fumoso data l’emergenza coronavirus. Proprio ieri la Lega si è riunita in conference call per mettere testa, non solo su un piano di aiuti chiesti a Figc e Governo, ma pure sui possibili scenari futuri:  sono emerse dunque parecchie ipotesi, tutte da vagliare alla luce degli ultimi sviluppi in Italia e in Europa della pandemia da Covid-19. Impossibile per il momento prendere decisioni nette però: sono ancora ignoti gli sviluppi della pandemia e la durata dell’emergenza e non dimentichiamo che questo si tratta di un caso unico nel suo genere. Si naviga dunque ancora a vista. Pure però la Lega ha fissato una deadline entro cui prendere una posizione netta, in accordo con gli altri organi nazionali ed europei, per la metà di aprile: qui dovremmo conoscere quale sarà il destino di questa stagione 2019-2020 del campionato italiano.



CORONAVIRUS SERIE A: SARA’ SCUDETTO IN 45 GIORNI?

Stando alle ultime indiscrezioni pare che ieri sul tavolo della Lega Calcio vi fossero differenti ipotetici scenari, tra cui risulta però ben complicato destreggiarsi. Il primo, forse il più ottimista, prevede il ritorno ad allenarsi da parte dei giocatori per metà aprile, col rientro in campo per maggio (9-16 maggio circa). Da qui sarebbero circa 45 giorni per assegnare lo scudetto, chiudere la stagione e tra fine giugno e dare spazio alle coppe europee (in formato ridotto) successivamente. Non è da escludere, anche se pure al momento è l’ipotesi che convince meno, che la Serie A torni in campo a giugno, termini la stagione a luglio e chiuda rapidamente le Coppe: tale idea però potrebbe condizionare eccessivamente la stagione successiva.



CORONAVIRUS SERIE A: STOP ALLA STAGIONE

Dare una risposta sul ritorno in campo e il futuro della stagione è dunque ben difficile: ecco perché non si esclude a priori lo stop totale del campionato, pur con le conseguenti gravi conseguenze economiche per tutto il sistema. Come ci ricorda la Gazzetta dello sport questa mattina, pare anzi sempre più concreta e condivisa l’ipotesi dello stop alla stagione, con la mancata assegnazioni dello scudetto e la cristallizzazione delle posizioni della classifica attuale per decidere le coppe Uefa della prossima stagione. Non solo: si andrebbe alla mancata retrocessione delle squadre della Serie A e un allargamento del campionato a 22 squadre per la stagione 2020-2021, per dare spazio ai promossi della Serie B, Benevento e Crotone. Anche in questo caso lo scenario non è dei piò semplici da attuare, ma siamo davvero in un momento straordinario della storia: nulla ci pare semplice.

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