Sono giorni caldissimi per il prossimo futuro del calcio italiano e non solo quello della Serie A: a breve infatti vi sarà una nuova riunione col comitato medico scientifico della FIGC, da cui potrebbero arrivare nuove indicazioni anche per la Serie C, pure risulta gravemente danneggiata dallo stop alla stagione per l’esplosione della pandemia da coronavirus. Ecco che allora, in vista di questo atteso appuntamento, attraverso l’Ansa, ha ribadito la propria posizione sul tema del rientro in campo anche il presidente della Lega Pro Ghirelli per cui, sarebbe si bello che il calcio “ripartisse anche domani”, ma che pure “bisogna tenere conto dell’estrema difficoltà del Paese e ragionare con una prospettiva diversa”. Non solo, Ghirelli infatti aggiunge che “La gente oggi risponde che il calcio è in fondo alla scala delle sue esigenze”. In giorni così drammatici e in cui sono centrali i temi della ripresa economica e delle soluzioni per limitare la crisi generale, ecco che il calcio, pur tanto caro, non è una priorità.
CORONAVIRUS SERIE C, GHIRELLI: IL GOVERNO AGISCA AL PIU’ PRESTO
Ovviamente Ghirelli non si ferma qui, ma nel suo lungo intervento pure riposiziona i riflettori sulla Serie C e sulle particolarità che il terzo campionato porta anche in questo contesto, così complicato già di suo: per la Lega Pro sarà infatti ancor più complicato ripartire, più che in Serie A. Per Ghirelli infatti: “Il nostro campionato ha delle specificità, ci sono piazze che sono nei comuni più colpiti dal coronavirus e ci sono dei costi che vanno sostenuti. I virologi dovranno certificare la procedura e questa avrà un aspetto primario, morale ed etico. Loro dicano, io obbedisco: la salute al primo posto”. Ma per attuare i protocolli che verranno imposti servirà tempo e soldi, elementi che la Lega al momento non ha e non riesce a rispettare: pure con lo stop prolungato sono tanti i club che rischiano di sparire dalle classifiche del campionato. In tal senso Ghirelli ha così concluso il proprio intervento: “Il governo faccia i decreti al più presto con gli ammortizzatori sociali con un allungamento del campionato in avanti si può supplire con un salvagente della Fifa. Altrimenti la riforma dei campionati si farà per naturale estinzione“.