Tiene inevitabilmente banco anche in questi giorni, il tema della ripresa delle attività sportive, per il calcio in primis: centrali in questo senso sono ancora le polemiche suscitate dalla diffusione del protocollo studiato dalla FIGC, con le misure da attuare per una ripartenza “in sicurezza” dopo lo stop ai campionati, imposto per l’emergenza coronavirus. Come abbiamo visto anche oggi, le misure studiate da federazione e commissione medica sono oggetto di roventi discussioni e non sono pochi i dubbi che sono stati sollevati sulla fattibilità delle norme scritte. Dai maxi ritiri, fino ai controlli e il reperimento dei tamponi, che andranno effettuati a tappeti e molto spesso: tutte misure che pure non paiono sostenibili per gran parte dei club interessati, in primis quelli di Serie C e Serie D, due leghe che sono state davvero messe in ginocchio dall’emergenza. E in tal senso a lanciare ancora una volta l’allarme è il presidente della Lega dilettanti Cosimo Sibilia, che in un lungo intervento a TMW, ha sottolineato che, seppure la voglia di tornare a giocare è tanta, i costi da sostenere per attuare le pratiche descritte nel protocollo FIGC saranno troppo elevati e molti club sono a rischio scomparsa.



CORONAVIRUS SERIE D, SIBILIA: SERVE TORNARE A GIOCARE MA…

Nel lungo intervento Sibilia ha infatti affermato sulle possibilità di ripresa degli allenamenti e dunque di ritorno in campo anche per il campionato di Serie D: “Sfrutteremo ogni possibilità, fino all’ultimo minuto, per tornare a giocare. Non sarà semplicissimo, se facciamo riferimento al protocollo FIGC anche le altre leghe hanno problemi, figuriamoci i dilettanti, qui la possibilità di applicazione è scarsissima. I tempi li detta il virus, nessun altro: le nostre previsioni potrebbero essere smentite, senza tutela sanitaria non saremo irresponsabili nel dire ai nostri calciatori che possano scendere in campo”. Eppure pur in un contesto così complicato la necessità di tornare in campo per chiudere regolarmente la stagione è chiara: fino all’ultimo si dovrà lavorare perché si decidano in campo vincitori, titoli, retrocessioni e promozioni. “La Lega Pro deve dare la possibilità al campionato dilettanti di decretare i nove vincitori: per quanto ci riguarda nulla si fa senza le retrocesse dei campionati di Lega Pro, se si blocca il meccanismo, ne risente tutto il sistema, ma sarà un problema da vedere dopo” il messaggio di Sibilia nel confronti della Lega Pro, che nei giorni scorsi è apparsa motivata a chiedere lo stop definitivo della stagione.

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