Tema bollente di questo giorni nel mondo del calcio è ovviamente la crisi che sta vivendo tutto il sistema, dato dallo stop ai campionati resosi ovviamente necessario visto il perdurare e l’aggravarsi dell’emergenza coronavirus. Proprio su questo problema però si sono levate parecchie voci sulla necessità di compattezza all’interno della federazione, come quella del presidente della LND Cosimo Sibilia, che ai microfoni dell’Ansa ha commentato: “Per aiutare il calcio ad uscire da questa situazione servono decisioni nell’interesse collettivo”. Ma non solo, perché Sibilia ha pure riproposto l’attenzione sui problemi che gravano sul sistema dilettanti, certo ancora più a rischio in questa crisi globale del sistema calcio. Già giorni fa infatti il presidente della Lega aveva alzato la voce sui pericolosi scenari che si stanno avvicinando per il dilettantismo, che come lui stesso ha ricordato a Tuttoc.com riguarda circa il 98% del calcio italiano: si teme infatti almeno un 30% di iscrizioni in meno per la prossima stagione, un buco davvero gravissimo, per cui la Lega ha chiesto subito un intervento di Figc e Governo.



CORONAVIRUS SERIE D, SIBILIA: “LA STAGIONE DEVE TERMINARE”

Dalla crisi dunque per l’emergenza coronavirus, dunque non è solo la Serie A, che rimane sempre sul principale tavolo di discussione a soffrire, ma soprattutto la categoria dilettanti, che chiede aiuti immediati per evitare il default. In tal senso capiamo dunque bene le dure parole dello stesso Sibilia, che sempre all’Ansa ha affermato: “I Dilettanti sono una metà del calcio e l’altra, quella del professionismo, probabilmente ha vissuto finora al di sopra delle sue possibilità. Dovremmo tutti capire fin dove ci possiamo spingere”. Parole dunque ben chiare, che testimoniano anche forse la mancanza di attenzione per le altre categorie del calcio italiano, pur in questo momento così complicato. A chiusura dell’intervento comunque il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti, ha ribadito quale deve essere la priorità della Lega, ovvero il termine dell’emergenza e ovviamente il ritorno in campo per chiudere la stagione, già parecchio tormentata, della Serie D: “La priorità è chiudere l’emergenza coronavirus, poi noi avremmo bisogno di 30-40 giorni per portare a termine il campionato“.

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