Non è ovviamente solo in seno alla Lega Serie A come nella Uefa che ci si interroga sulla necessità e la possibilità di tornare in campo per chiudere la stagione, una volta superata l’emergenza coronavirus: anche tra i dilettanti ovviamente la questione è bollente e pure più urgente che mai. Anzi per la sopravvivenza del campionato di Serie D questi sono giorni cruciali e pure infuria la polemica tra chi è per il ritorno in campo e chi invece chiede lo stop definitivo al campionato 2019-2020. Chi di certo è per la chiusura regolare della stagione è il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, che ha affermato in varie riprese la necessità di ottenere tutti i verdetti della stagione dal campo, aprendo anche alla possibilità di chiudere questa stagione 2019-2020 del campionato di Serie D a luglio, in piena estate, se sarà necessario.



CORONAVIRUS SERIE D: CANNOLETTA: “SIBILIA VIVE IN UN ALTRO PIANETA”

Pure vi è chi nel mondo dei dilettanti è fortemente contrario a un ritorno in campo, per il momento ancora ben dubbio visto l’imprevedibilità degli sviluppi dell’emergenza sanitaria. A farsi portavoce di tale posizione, è poi stato in questi giorni Mauro Cannoletta, ds del Villafranca (club di Serie D girone C), che intervistato da NotiziarioCalcio, ha pure usato parole ben dure contro il presidente della federazione. Lo stesso dirigente ha affermato: “Mi fa ridere il presidente Sibilia quando dice che il calcio deve andare avanti, forse vive su un altro pianeta; per me l’unica cosa che deve fare è non permettersi di dire una cosa del genere, perché c’è gente che sta vivendo una situazione disperata. Ho tanti colleghi che hanno perso persone di famiglia, è assurdo pensare ad altro”.



Ma non solo, perché lo stesso Cannoletta spiega la sua posizione anche in relazione ai danni economici che questo stop al calcio sta portando per i club di Serie D: “Il calcio è l’anello debole di questa catena, vive di sponsorizzazioni. Lui si deve impegnare a chiedere un fondo al governo; se dovessimo ripartire, ci sono squadre di D che faranno fatica a pagare stipendi e trasferte”. In chiusura un ultimo messaggio, ben chiaro, rivolto a Sibilia come alla federazione dilettanti: “Io non faccio i debiti perchè Sibilia vuole finire il campionato. La federazione deve capire che il campionato va assolutamente chiuso, e pensare a come ripartire la prossima stagione”.

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