Il Settebello ci ha regalato una delle gioie sportive più grandi del 2019, quando la Nazionale di pallanuoto maschile si è laureata campione del Mondo con il successo ai Mondiali disputati lo scorso luglio a Gwangju, chiusi con la netta vittoria dell’Italia nella finale dominata contro la Spagna (10-5) dagli azzurri del c.t. Sandro Campagna. Il 2020 ci vede invece tutti coinvolti in un’altra lotta, quella contro il Coronavirus. I campioni del Settebello rispondono aprendo un’asta per l’anello Damiani vinto ai Gazzetta Sports Awards come migliore squadra dell’anno 2019. Il 6 aprile sarà l’ultimo giorno per formulare l’offerta e il ricavato di questa asta verrà devoluto dai campioni del Mondo di pallanuoto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, una delle città più colpite dall’emergenza sanitaria. L’anello è unisex, presenta il cerchio come sinonimo di perfezione e armonia, e raccoglie in una fascia unica quattro elementi circolari realizzati in altrettanti colori dell’oro: rosé, giallo, brown e black.
CORONAVIRUS, IL GESTO BENEFICO DEL SETTEBELLO
Il capitano Pietro Figlioli ha presentato così questo gesto del Settebello e le sue motivazioni benefiche: “Vogliamo fare squadra anche in questa occasione e convogliare la nostra solidarietà in un gesto concreto. È stata un’idea condivisa da tutti, per sostenere questa iniziativa di beneficenza. Quando abbiamo ricevuto questo ambito riconoscimento a dicembre, non avremmo mai immaginato che nell’arco di pochi mesi avremmo dovuto affrontare una partita così impegnativa contro il coronavirus”. La battaglia non è più in acqua dunque, ma Figlioli ha comunque le idee chiare sul da farsi: “Per vincere dovremo essere tutti uniti e, seppur da lontano, trasmetterci forza e fiducia vicendevolmente. I medici e tutto il personale del Papa Giovanni XXIII stanno lavorando senza sosta per aiutare tante persone che vivono una situazione drammatica, hanno bisogno del nostro aiuto, di strumenti e materiale sanitario per la terapia intensiva”. Per partecipare all’asta si può cliccare qui.