Assieme agli Stati Uniti, pare essere la Spagna il Paese al momento più colpito dall’emergenza Coronavirus mentre in Italia, seppur in modo lento, forse si comincia a intravvedere una fioca luce alla fine del tunnel. Infatti nella penisola iberica nelle ultime 24 ore sono stati registrati ben 743 decessi in più rispetto a ieri, un trend tristemente in crescita rispetto al dato precedente 637 morti) e che porta il totale delle vittime da Covid-19 dall’inizio dell’emergenza a oltre 14mila. Tuttavia, come scrive il quotidiano “El Pais”, il bollettino che viene fornito il martedì potrebbe essere meno attendibile dal momento che vengono sommati i numeri inviati il lunedì sera da parte di alcune autorità locali e che si riferiscono anche al precedente weekend. Ad ogni modo è da qualche giorno che il computo totale dei casi ha superato quello dell’Italia, con oltre 140mila persone positive, di cui sarebbero circa 7000 quelle ricoverate attualmente nei vari reparti di Terapia Intensiva. (agg. di R. G. Flore)
CORONAVIRUS SPAGNA: STATO DI EMERGENZA FINO AL 26 APRILE
13.798 morti, oltre 140 mila casi positivi e 43 mila guariti: questo l’ultimo bollettino sull’emergenza coronavirus in Spagna. Il Consiglio dei ministri ha raggiunto l’intesa sulla proroga dello stato di allarme per altri 15 giorni, fino al 26 aprile 2020: «La Spagna ha bisogno di un grande accordo nazionale per superare la crisi», le parole della portavoce Maria Jesus Montero. Ha inoltre aggiunto che verrà chiesto al resto dei Paesi europei un nuovo meccanismo per la mutualizzazione del debito. Secondo quanto riportano i colleghi de El Pais, la Guardia Civile e la Polizia Nazionale intensificheranno i controlli per evitare viaggi nelle seconde residenze per Pasqua. Ma inizia a filtrare ottimismo sul contenimento dell’epidemia: «I dati che monitoriamo indicano che stiamo andando nella giusta direzione. Nonostante il dolore e il sacrificio, le misure di isolamento stanno funzionando», ha aggiunto María Jesús Montero: «Lo sforzo collettivo si sta traducendo in vite salvate e tempo risparmiato per il nostro sistema sanitario». (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS SPAGNA: 28 MORTI OGNI 100 MILA ABITANTI
La Spagna ha iniziato la quarta settimana di lockdown nella giornata di ieri, lunedì 6 aprile 2020, raggiungendo il triste primato di Paese con il maggior numero di morti positivi al Coronavirus in relazione alla sua popolazione. Con 13.341 decessi (28 ogni 100mila abitanti), infatti, la nazione iberica ha già superato l’Italia in termini percentuali e sta ora cercando di trovare una via d’uscita alla peggiore crisi sanitaria dal secolo scorso, come ha dichiarato il ministro della Salute, Salvador Illa. Intanto, ci sono alcune statistiche che invitano a un cauto, estremamente cauto ottimismo: i contagi e le morti a causa del Covid-19 in Spagna sono diminuiti rispetto a sette giorni fa, secondo quanto riferito dal Ministero della Salute. Si è altresì consolidata la tendenza nel reparto di emergenza, con un calo del numero di pazienti che necessitano di tali. In diminuzione anche i ricoveri, che a loro volta hanno in qualche modo allentato la pressione sulle terapie intensive.
CORONAVIRUS SPAGNA: LE AREE PIÙ COLPITE
Per quanto concerne la distribuzione geografica del Coronavirus in Spagna aggiornata alle prime ore di ieri, lunedì 6 aprile, la Comunità di Madrid si è svegliata con 38.723 infetti e 5.136 morti, seguita dalla Catalogna, con 26.824 persone positive al Covid-19 e 2.760 decessi. Allo stesso modo, l’Andalusia conta 8.581 infetti e 491 morti, l’Aragona 3.347 malati e 284 decessi, le Asturie 1.646 infetti e 86 morti e le Isole Baleari 1.320 positivi e 81 deceduti. L’area navarra ha 3.231 pazienti e 18 morti, i Paesi Baschi 8.810 infetti e 548 vittime, La Rioja 2.719 casi e 141 morti. E ancora: le Isole Canarie annoverano 1.649 contagiati e 85 deceduti, la Cantabria 1.483 Covid-positivi e 77 morti, la Castiglia-La Mancia 10.602 pazienti e 1.132 decessi, la Castiglia e Leon 9.116 infetti e 919 deceduti, la Ceuta 83 pazienti e 3 morti e, non ultima, la Comunità di Valencia, con 7.334 casi confermati e 637 decessi. Numeri che, ancora una volta, sottolineano l’incontrastata propagazione del Coronavirus in Spagna.