Non si ferma neppure in Spagna l’emergenza Coronavirus. I nuovi dati segnano un incremento dei casi positivi e dei decessi e contribuisce a spaventare sempre di più la popolazione. Stando a quanto reso noto da El Pais, in Catalogna sono stati superati i 3000 casi di Coronavirus. Nelle ultime 24 ore sono stati in tutto 568 i nuovi casi positivi al virus che tiene sotto scacco il mondo intero. Il numero di interessati sale così a 3271. Nelle ultime 24 ore nell’area sono stati registrati 27 decessi facendo così salire il bilancio delle vittime a quota 82. Si tratta in tutti i casi di persone con patologie pregresse. Tra i morti si segnala anche un giovane di 21 anni che aveva una grave disabilità. Secondo il Dipartimento della salute sono in tutto 98 le persone in condizioni molto gravi e tra il numero totale di casi positivi ci sono 384 persone che sono personale sanitario. Il numero di morti in tutta la Spagna si attesta dunque a quota 830 mentre i positivi restano in totale 17894. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DATI CHOC: “87 MILA DECESSI SE NON CONTENIAMO VIRUS”

Sale a 803 morti e 17325 contagiati il bilancio dell’emergenza coronavirus in Spagna. Il Governo è al lavoro per contenere l’epidemia e l’analisi delle società scientifiche Semicyuc e SEEIUC – rappresentanti degli specialisti in medicina intensiva e degli infermieri di terapia intensiva – ha fatto scattare l’allarme: il piano d’emergenza presentato alle autorità include una stima di 87 mila decessi, mentre nella migliore delle ipotesi il numero dei morti potrebbe fermarsi a 36 mila. Si tratta solo di proiezioni, ma la paura è tanta in tutto il Paese. Notizia di pochi minuti fa è lo scoppio di un nuovo focolaio di Covid-19 in una casa di cura a Madrid: bilancio di 11 morti e 34 infettati. Antonio Naranjo Fabián, direttore del centro senior Santísima Virgen e San Celedonio, ha chiesto l’intervento delle autorità: la situazione è drammatica. Infine, è in corso la conferenza stampa del ministro dei Trasporti Josè Luis Abalos: per il momento il governo non ha programmato la chiusura dello spazio aereo. (Aggiornamento di MB)



CORONAVIRUS SPAGNA: “A MADRID UN MORTO OGNI 16 MINUTI”

Arrivano nuovi tragici aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in Spagna: il bilancio è decollato nelle ultime ore, 767 morti e 17.147 contagiati. Crescita esponenziale dei decessi: 169 solo nelle ultime 24 ore. Ma c’è di più, come riportano i colleghi de El Pais: negli ospedali di Madrid si registra un morto ogni 16 minuti ed i dati non prendono in considerazione le persone morte in casa o in altre strutture socio-sanitarie. Infatti, spiegano gli esperti, non è possibile quantificare la reale entità del contagio. El Pais riporta inoltre che le compagnie funebri di Madrid hanno esteso l’orario di cremazione a 24 ore al giorno a causa dell’aumento delle morti. Ricordiamo che nella capitale ci sono oltre 3 mila pazienti ricoverati, ma le persone infettate potrebbero essere decine di migliaia. Per fronteggiare l’emergenza, le autorità madrilene hanno disposto la trasformazione dell’hotel Marriot Auditorium (4 stelle) in una struttura ospedaliera. Qui verranno trasferiti i casi meno gravi di coronavirus che non richiedono il ricovero. (Aggiornamento di MB)



CORONAVIRUS SPAGNA, CRESCITA ESPONENZIALE: MONTA LA PAURA

Inizia davvero a preoccupare l’epidemia da coronavirus in Spagna. La crescita dei casi positivi è esponenziale, e l’ultimo bollettino ufficiale parla di 14.769 infetti, e di 638 morti. Alla luce di questi numeri eloquenti, il re di Spagna Felipe VI, ha parlato alla nazione dicendo: “Questo virus non vincerà. Siamo più forti come società… siamo una società in piedi di fronte a qualsiasi avversità. Sono sicuro – ha proseguito re Felipe – che daremo ancora una volta esempio di responsabilità, senso del dovere, civiltà e umanità, di dedizione e sforzo e, soprattutto, di solidarietà nei confronti dei più vulnerabili. Nessuno deve sentirsi solo o indifeso”. Il picco non è ancora stato raggiunto, e dovrebbe arrivare solamente nella settima settimana: tenendo conto che dalle parti di Madrid sono solamente alla seconda settimana di infezione, è chiaro il perchè di tale agitazione. Un’emergenza che è dilagata anche nel calcio iberico. Già in quarantena Real Madrid e Barcellona, e con il 35% dei tesserati del Valencia positivi, l’ultimo club ad essere infettato è stato l’Alavas, altra squadra che milita nella Liga, il massimo campionato nazionale.

CORONAVIRUS SPAGNA: NUOVO FOCOLAIO A VITORIA

Le ultime notizie raccontano di ben 15 casi fra dipendenti e tesserati; per correre ai ripari, il club ha deciso di sottoporre a tampone tutti i dipendenti, e tre calciatori sono risultati essere positivi, con l’aggiunta di cinque membri dello staff tecnico, ed altri cinque del “Grupo Alaves Baskonia”. La società ha comunque fatto sapere che tutti i positivi versano in buone condizioni fisiche e non presentano alcun sintomo. Fra i colpiti dal coronavirus vi è anche l’ex presidente del Real Madrid, Lorenzo Sanz, attualmente in terapia intensiva: il 76enne, numero uno delle Merengues negli anni ’90, aveva provato in passato ad acquistare anche il Parma. La Spagna si conferma quindi la seconda nazione europea più infetta dopo l’Italia, e nelle ultime ore sarebbe stato individuato un nuovo focolaio nei pressi di San Martin, a Vitoria, nella regione dei Paesci Baschi. In un centro anziano 45 persone su 90 sarebbero risultate positive, e otto sono già morte.