Nuovi aggiornamenti sull’emergenza coronavirus in Spagna, dove oggi è stato registrato l’aumento di casi positivi più basso dall’inizio della crisi sanitaria. Come riporta El Pais, il direttore del Centro per il coordinamento delle emergenze sanitarie Fernando Simon ha sottolineato il miglioramento della situazione nelle terapie intensive, anche se i reparti sono ancora «sotto stress». «Tutti abbiamo contribuito al bene comune», le parole del ministro dell’Interno Fernando Grande Marlaska, che ha riconosciuto come l’emergenza coronavirus abbia lasciato ferite che richiederanno molto tempo per essere rimarginate. Il ministro ha poi aggiunto: «Non abbiamo mai smesso di fare autocritica, avremmo potuto fare di meglio, ma abbiamo messo il meglio di noi stessi. E’ stato molto importante il coordinamento con le comunità autonome, che va al di là dei loro rappresentanti. Ora l’attenzione va alla ricostruzione economica: lo sforzo deve concretizzarsi in misure importanti». (Aggiornamento di MB)



CORONAVIRUS SPAGNA, DECESSI IN CALO

Nonostante in Spagna il numero dei decessi sia arrivato a quota 18mila, con 537 decessi nell’arco delle ultime 24 ore, il premier iberico Pedro Sanchez ha deciso di andare controtendenza rispetto a Paesi come Italia e Francia, che stanno pure ancora vivendo al fase più acuta della pandemia da Coronavirus: il primo ministro del Governo di Madrid ha deciso di rischiare e, anche se il lockdown continuerà fino al prossimo 10 maggio, ha di fatti consentito la ripartenza di due settori, ovvero quello dell’industria pesante e dell’edilizia. Una scommessa quella di Sanchez che ha deciso almeno in determinati comparti di anticipare la cosiddetta Fase Due di cui si parla in Italia, anche se la riapertura dei cantieri spagnoli non significherà un allentamento delle misure e dei divieti tuttora vigenti per la popolazione. Anzi lo stesso premier socialista ha voluto spiegare che per la Spagna non si tratta di entrare in una nuova fase ma solo di cominciare ad aprire gradualmente alcuni settori per farsi trovare pronti quando il lockdown sarà ufficialmente terminato. (agg. di R. G. Flore)



CORONAVIRUS SPAGNA: 567 MORTI NELLE ULTIME 24 ORE

Sono stati resi noti pochi minuti fa gli ultimi dati relativi all’epidemia da coronavirus in Spagna. In base a quanto comunicato dal ministero della salute spagnolo, l’emergenza da covid-19 ha ucciso più di 18mila persone, con i morti che sono cresciuti di 567 unità nelle ultime 24 ore. La nazione iberica si conferma la seconda al mondo per numero di vittime, dietro sempre agli Stati Uniti, con l’Italia al secondo posto a quota 20mila decessi. I dati della Spagna sono in linea più o meno con quelli italiani, con il picco che pare sia stato fortunatamente raggiunto, anche se la situazione resta preoccupante. In totale gli infetti da inizio epidemia sono invece saliti a 172mila e 541 casi, seconda nazione al mondo per numero di positivi dietro agli inarrivabili Stati Uniti e davanti all’Italia, dove invece i positivi sono in totale 159mila da inizio emergenza. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CORONAVIRUS SPAGNA: GOVERNO CONSEGNA 10 MLN DI MASCHERINE

Il Coronavirus ha fatto della Spagna la seconda nazione più colpita al mondo, dietro soltanto agli Stati Uniti d’America. Il bilancio in landa iberica è, infatti, davvero tragico: secondo gli ultimi dati aggiornati, sono stati riscontrati 170.099 casi dall’inizio della pandemia, per un totale di 17.756 decessi. Quella di oggi, intanto, sarà una giornata importante per il Paese, poiché il Governo prevede di approvare mediante il Consiglio dei Ministri un regio decreto, teso a stabilire la proroga dei termini per la presentazione e il pagamento delle dichiarazioni trimestrali (IVA, imposte sul reddito e società), in modo che i lavoratori autonomi e le PMI aventi un fatturato inferiore a 600mila euro possano presentarle fino al 20 maggio, invece che entro la fine del mese corrente. Inoltre, stando a quanto riferito dai media locali, con quest’azione si prevede che la norma faciliterà la possibilità per i lavoratori autonomi di rinunciare al sistema dei moduli e delle imposte per l’accertamento diretto, insieme alle modifiche dell’imposta sulle società.

CORONAVIRUS SPAGNA: 10 MLN DI MASCHERINE DISTRIBUITI DAL GOVERNO

Parallelamente, il Governo spagnolo porta avanti la sua opera di distribuzione di oltre 10 milioni di mascherine tra le comunità e le città autonome in vista della ripresa delle attività non essenziali. La distribuzione sarà prolungata fino a giovedì prossimo ed è iniziata stamattina nelle Isole Baleari, nelle Canarie, in Cantabria, in Castiglia-La Mancia, nei Paesi Baschi, in Catalogna, in Navarra, nella Comunità Valenciana e a La Rioja, mentre domani avrà luogo a Ceuta e Melilla. Lunedì, invece, è stata la volta di Andalusia, Aragona, Asturie, Castiglia e Leon, Galizia, Murcia, Estremadura e Madrid, dove le consegne avvengono in due fasce orarie, mattina e pomeriggio. La distribuzione delle maschere viene effettuata in collaborazione con le comunità, i municipi, la protezione civile, la polizia locale e regionale, oltre che con la partecipazione di 350mila membri delle Forze e dei Corpi di Sicurezza dello Stato. Secondo i dati forniti dal Governo, l’Andalusia è la comunità a cui è spettato il maggior numero di mascherine, 1.878.000, che i cittadini ottengono in 365 punti di distribuzione.