Prosegue la lenta discesa dei casi e delle vittime da coronavirus in Spagna. Attualmente, come si può leggere sulla mappa della John Hopkins University, i morti nella nazione iberica da covid-19 sono 20.639, terzo paese al mondo dietro a Stati Uniti e a Italia. Per quanto riguarda gli infetti, invece, sono saliti a quota 194 mila, dietro agli inarrivabili Usa (735mila contagiati), e davanti al nostro paese. Il ministero della sanità ha fatto sapere che le vittime sono state 565 nelle ultime 24 ore, con un lieve decremento rispetto alla giornata di venerdì quando invece erano state 585. Gli spagnoli guariti sono invece 74.662 da inizio emergenza. Così come in Italia, anche in Spagna, intanto, si guarda alla cosiddetta Fase 2, quel momento in cui le misure restrittive inizieranno ad essere alleggerite. A riguardo la Generalitat, l’amministrazione locale della Catalogna, ha fatto sapere di essere al lavoro su un piano che permetterà ai bambini di uscire dalle proprie abitazioni nel giro di 10 giorni, se “continua l’evoluzione positiva dei casi” di coronavirus.
CORONAVIRUS SPAGNA, SANCHEZ: “MASSIMA COOPERAZIONE CON CONTE”
Nel contempo è uscito allo scoperto il premier Pedro Sanchez, che ha annunciato la richiesta di un’ulteriore proroga del lockdown di altri 15 giorni, almeno fino al 9 maggio, evitando riaperture troppo frettolose e sconsiderate. Il primo ministro iberico, in conferenza stampa, ha fatto sapere che serviranno ulteriori sforzi per “entrare nella fase due del confinamento”, aggiungendo comunque che dal prossimo 27 aprile verranno allentate le misure nei confronti dei bambini, “affinché possano uscire da casa”. Sanchez ha parlato anche dei rapporti con l’Italia, usando le parole “cooperazione assoluta e totale con il governo Conte”, e in merito alla riapertura dei voli verso la nostra penisola ha specificato: “Ci piacerebbe farlo quanto prima, ma inevitabilmente dovremo seguire l’andamento della pandemia in entrambi i paesi”.