Il Coronavirus in Spagna, seppure le autorità abbiano sottolineato nelle scorse ore come la situazione sia da ritenersi in netto miglioramento, continua a mietere nuove vittime e infezioni: dall’inizio della pandemia ad oggi, in landa iberica sono morte 22.157 persone e i casi confermati sono 213.024. Intanto, come riferito dal quotidiano locale “El País”, il Governo ha già speso l’intero fondo speciale di 1 miliardo di euro di cui disponeva nel mese marzo per acquistare materiale sanitario e portarlo in Spagna. Gli acquisti di emergenza effettuati con questo budget includono mezzo milione di mascherine chirurgiche a 0,03 euro per unità e più di 33 milioni a 0,86 euro; in altre parole, 28 volte più costose delle altre. Queste differenze si sono verificate anche nelle mascherine che garantiscono una maggiore protezione, le FFP2 e in altri prodotti. In totale, dunque, il servizio sanitario ha speso 1.012,4 milioni di euro del fondo iniziale, al quale il ministro Salvador Illa ha annunciato, il 31 marzo, l’aggiunta di un ulteriore miliardo di euro.
CORONAVIRUS SPAGNA, IMMIGRAZIONE AL CONTRARIO: 100 MAROCCHINI TORNANO IN AFRICA SUI GOMMONI
Ha del clamoroso quanto raccontato dalla testata giornalistica “El País” sulla sua edizione odierna: un gruppo composto da circa 100 persone di nazionalità marocchina si è imbarcato a fine marzo su due gommoni per fare clandestinamente ritorno in Africa e affrontare nel proprio continente la pandemia. A rendere noto l’accaduto sono stati i quotidiani del Marocco, secondo i quali ciascuno dei “passeggeri” avrebbe pagato all’incirca 5.400 euro per avere diritto alla traversata: una cifra spropositata, se si considera che per compiere il percorso inverso la tariffa consueta si aggira fra i 400 e i 1000 euro. Il viaggio dei cento marocchini è stato travagliato, stando a quanto riporta il giornale “Al Ahdath”: quando si sono avvicinati alla costa sono stati sorpresi da enormi onde che li hanno tenuti in mare per un giorno intero. Non potendo raggiungere la riva, hanno contattato un facilitatore della barca, che ha fatto pagare loro 300 euro per aiutarli ad arrivare al litorale (probabilmente – ma non vi sono conferme su tale dettaglio – aggiungendoli ai 5.400 euro iniziali).