Dopo 44 giorni di lockdown per il coronavirus, in Spagna i bambini possono finalmente uscire. Sono tornati nelle strade dopo il confinamento perché il governo ha allentato le restrizioni per i minori di 14 anni. Possono quindi camminare in strada con una persona adulta per un massimo di un’ora nel raggio di un chilometro da casa. Inoltre, possono portare biciclette o skateboard, ma non possono giocare con altri bambini. Inoltre, devono mantenere la distanza di un metro dalle altre persone. Si tratta di un primo allentamento in un Paese dove è in vigore uno dei lockdown più stringenti, considerando che i casi di contagio confermati sono almeno 225mila e i decessi attribuiti al Covid-19 almeno 23mila. Il dato reale però pare che sia molto più alto. Il lockdown ha permesso la riduzione in un mese del tasso di contagio dal 20 al 2 per cento, quindi si è allentata la pressione sugli ospedali che erano vicini al collasso. Il governo ora sta pensando di permettere ai giovani adulti di uscire per fare sport la prossima settimana, visto che ora sono permesse solo uscite per comprare beni e medicinali e viaggi non evitabili per andare al lavoro. (agg. di Silvana Palazzo)
CORONAVIRUS SPAGNA, 23MILA MORTI 224MILA CASI
Andiamo ad analizzare i dati dell’epidemia da coronavirus in Spagna, aggiornati ad oggi, domenica 26 aprile. Come si evince dalla mappa della John Hopkins University, le vittime totali nella nazione iberica sono salite a quota 22.902, un numero leggermente diverso rispetto a quello del ministero della sanità iberico (22.908), ma che conferma comunque il rallentamento dei morti giornalieri (anche ieri meno di 400). La Spagna resta la terza nazione al mondo dietro a Stati Uniti e all’Italia per numero di vittime, mentre, per quanto riguarda il numero di infetti, “medaglia d’argento” con ben 223.759 casi da inizio epidemia, un numero cresciuto di 2.944 unità rispetto alla precedente rilevazione. Sale nel contempo anche il numero delle persone guarite, ormai sfioranti quota 100mila, per l’esattezza, 95.708. Numeri in miglioramento quelli della Spagna, ma che restano comunque drammatici, tenendo conto in particolare dei dati riguardanti le infezioni fra medici, infermieri, operatori sanitari e tutti i professionisti della salute in generale.
CORONAVIRUS SPAGNA: IL CERVINO COLORATO CON LA BANDIERA IBERICA
La nazione iberica conta infatti il numero maggiore di casi in questa categoria al mondo, come riferisce El Pais, citando un rapporto pubblicato Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie (Ecdc). Il 20% dei totali casi di infezione riguarda gli operatori sanitari, mentre in Italia tale percentuale scende al 10% (in Lombardia comunque si assesta sul 20%). Per capire la gravità della situazione, basti pensare che negli Stati Uniti, la nazione più flagellata al mondo dal covid-19, questa percentuale raggiunge solo il 3%. Fra medici e infermieri spagnoli, sono 35.295 i casi di positivi, con un surplus di 940 rispetto alla giornata precedente. Infine, da segnalare il monte Cervino, sulle Alpi svizzere, che da giorni si sta illuminando con le bandiere di tutti i paesi maggiormente colpiti dal coronavirus, e che ieri colorava di giallo e rosso, lo stendardo iberico.