Nuovo bollettino sull’emergenza coronavirus in Spagna: come reso noto dal Ministero della Sanità, nelle ultime 24 ore sono stati registrati 331 decessi, che hanno portato il totale a 23.521 morti. Un leggero aumento rispetto ai dati di ieri (288 vittime), mentre il bilancio dei casi positivi è superiore alle 220 mila unità (+2.144). Buone notizie dai guariti: superata la soglia dei 100 mila pazienti dimessi. Si viaggia verso la Fase 2 e la Comunità di Madrid è pronta a mettere sul tavolo un dossier con contromisure efficienti per allentare le restrizioni: dall’utilizzo delle automobili agli ingressi centellinati nei bar, sul tavolo una serie di provvedimenti per evitare assembramenti.
E neanche in Spagna mancano le polemiche tra maggioranza e opposizione. Pablo Casado, leader della PP, ha attaccato il premier Pedro Sanchez in un’intervista rilasciata a Esradio: «Ha promesso 200 mila milioni e non ha dato nulla, il 5%. La situazione economica è preoccupante, noi chiediamo una riduzione delle tasse e dei costi del lavoro. Se si chiede di pagare la tasse ad un’azienda, quell’azienda chiuderà». (Aggiornamento di MB)
CORONAVIRUS SPAGNA, DA OGGI I TEST SIEROLOGICI
Il Coronavirus in Spagna, come in quasi tutti gli altri Paesi mondiali, ritocca quotidianamente il proprio bilancio verso l’alto: dall’inizio della pandemia sono stati 226.629 i casi confermati, fra cui si devono purtroppo annoverare 23.190 persone decedute dopo avere scoperto di aver contratto il Covid-19. Il ministero della Salute avvierà quest’oggi, lunedì 27 aprile 2020, i test sierologici su un totale di 36mila famiglie spagnole in piccoli e medi Comuni di 50 province. Ad annunciarlo nelle scorse ore è stato il ministro della Salute, Salvador Illa, nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito all’incontro del premier, Pedro Sánchez, con i presidenti regionali. Lo studio, così come specificato da Illa, inizierà oggi “con la collaborazione di tutte le comunità autonome” e con l’obiettivo di conoscere “la reale dimensione” della pandemia. Secondo Illa questa ricerca “fornirà dati a livello provinciale e locale, basandosi su alcuni criteri, quali: età e sesso; trasmissione comunitaria; evoluzione dinamica della malattia”.
CORONAVIRUS SPAGNA: 5MILA TRUPPE DELL’ESERCITO ATTIVE NEL PAESE
Se nella giornata di ieri, domenica 26 aprile 2020, dopo 42 giorni di distanziamento sociale i bambini di tutta la Spagna hanno potuto rimettere il naso fuori casa per un’ora e dedicarsi ad alcune attività all’aria aperta (biciclette e monopattini in pole position), l’Esercito, dal canto suo, mantiene ancora 5mila truppe dispiegate a causa della crisi sanitaria, con i militari che continuano a svolgere attività di presenza, ricognizione, disinfezione e supporto logistico e sanitario. Il ministro dei Trasporti, della Mobilità e dell’Agenda Urbana, José Luis Ábalos, si presenterà quest’oggi alle 12 di fronte alla Commissione Trasporti, Mobilità e Agenda Urbana del Congresso dei Deputati. Sarà un incontro utile a spiegare nel dettaglio le misure attualmente in fase di sviluppo e di elaborazione in coordinamento con le diverse amministrazioni, al fine di garantire in modo sicuro il disimpegno di tutti i settori dei trasporti e consentire così un attento e progressivo ritorno alla tanto agognata normalità.