In Spagna, 26.744 persone sono morte e più di 227.000 sono state diagnosticate positive al coronavirus dall’inizio dell’epidemia. Un bilancio drammatico quello fronteggiato dal Paese iberico, il secondo in Europa ad essere colpito con violenza dal virus dopo l’Italia, e che impone massima cautela sul fronte delle riaperture per evitare che una seconda ondata renda vane le sofferenze che milioni di cittadini hanno compiuto finora restando a casa e osservando le restrizioni imposte dal governo. Si spiega così l’ordinanza del Ministero della Salute pubblicata oggi, martedì 12 maggio 2020, che impone alle comunità autonome di raccogliere e inviare quotidianamente informazioni su base territoriale dei casi sospetti e confermati di COVID-19. Una misura obbligata per consentire ai territori meno colpiti di riaprire ma sempre monitorando la situazione epidemiologica.



CORONAVIRUS SPAGNA: OBBLIGO DI QUARANTENA PER CHI ARRIVA DALL’ESTERO

Tra le notizie più importanti che arrivano dalla Spagna quella che impone ai viaggiatori che arrivano dall’estero una quarantena di 14 giorni dal loro arrivo. Lo ha stabilito un’altra ordinanza del Ministero che sarà effettiva a partire dal prossimo venerdì. Qualsiasi persona proveniente da un altro Paese al suo arrivo in Spagna dovrà rimanere nella propria casa o alloggio, e potrà lasciarlo solo in alcuni casi, come l’acquisto di cibo, medicine, o casi di forza maggiore, sottolinea il portale El Paìs. Inoltre, il Ministero dell’Interno ha decretato il ripristino dei controlli alle frontiere interne aeree e marittime: solo gli spagnoli, i residenti in Spagna, i lavoratori frontalieri, i diplomatici e coloro che possono provare la forza maggiore del loro spostamento saranno autorizzati ad entrare.

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