Il Coronavirus in Spagna continua ad aggravare il suo bilancio quotidiano, nonostante il Paese sta provando a ripartire con l’allentamento di alcune misure restrittive. Stando agli ultimi dati disponibili, nella penisola iberica sono 269.520 i casi confermati fino a questo momento, con 26.920 persone decedute dopo avere scoperto la propria positività al Covid-19. Il premier Pedro Sánchez e la sua squadra di Governo dialogheranno quest’oggi con l’opposizione per discutere in merito alla volontà dell’esecutivo di raccogliere sostegno per approvare una nuova estensione dello stato di allerta, che potrebbe quindi essere prorogato per un altro mese al fine di portare a termine correttamente il processo di uscita dal lockdown. A tal proposito, la Comunità di Madrid consegnerà questo mercoledì le relazioni tecniche che sostengono la nuova richiesta di entrare dal 18 maggio nella fase uno di deconfinamento, che riguarderà il rafforzamento del personale (soprattutto nelle cure primarie) e la strategia di monitoraggio e controllo dei possibili casi di Coronavirus.



CORONAVIRUS SPAGNA: PRIGIONIERI RILASCIATI DA DOMANI

In Spagna, intanto, a partire da questo giovedì, sarà consentito il rilascio dei prigionieri. Da domani, in buona sostanza, i centri penitenziari consentiranno le comunicazioni ordinarie dei detenuti e le uscite e le partenze programmate, secondo un’ordinanza del Ministero dell’Interno che allenta le restrizioni alla mobilità e ai contatti sociali adottate nelle carceri in conseguenza all’ondata pandemica di Coronavirus. La decisione degli Interni, pubblicata questo mercoledì sul Bollettino ufficiale dello Stato (BOE), cerca così di “adeguare l’ambiente carcerario alla nuova situazione attuale” di graduale riduzione delle misure straordinarie stabilite durante lo stato di allarme. In questo modo, le comunicazioni tra i detenuti e le uscite e le partenze programmate saranno riprese “gradualmente” nelle carceri statali, secondo le istruzioni dell’autorità sanitaria. Anche in questo caso la cautela viene messa al primo posto, ma si prova a riaffacciarsi lentamente sulla tanto cara normalità, oggi perduta.

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