Nelle settimane clou della pandemia di Coronavirus nel mondo, la Spagna è stata sicuramente fra le nazioni più flagellate. Per accorgersene, basta dare un’occhiata ai numeri, aggiornati ad oggi: dall’avvento del virus nella penisola iberica, sono stati registrati 287.740 casi di positività, con 27.133 persone decedute dopo avere scoperto di aver contratto il Covid-19. Intanto, in queste ore, il Parlamento spagnolo ha deciso di estendere per la sesta volta lo stato d’emergenza nel Paese, come richiesto dal premier Pedro Sánchez, anche se non v’è stata un’approvazione del tutto convita: soltanto 177 voti, appena uno in più rispetto alla maggioranza necessaria per approvare il provvedimento. A votare “no” sono stati i rappresentanti del partito popolare e dell’estrema destra (Vox). A risultare decisivi per il prolungamento dell’allerta in Spagna sono state dunque le preferenze espresse dai liberali di Ciudadanos e dalle varie forze regionali. La sensazione, però, è che non vi saranno ulteriori proroghe future.
CORONAVIRUS SPAGNA: RIAPRONO LE FRONTIERE CON FRANCIA E PORTOGALLO
A partire dal 22 giugno, intanto, saranno riaperti i confini con Francia e Portogallo: anche così la Spagna prova a lasciarsi alle spalle la paura e i timori connessi al Coronavirus, come ha riferito Reyes Maroto sulle colonne del quotidiano “El Pais”. Il ministro dell’Industria, del Commercio e del Turismo ha commentato: “C’è una gran voglia di visitare la Spagna, come dimostrano le prenotazioni che sono in aumento”, anche se, a suo dire, questo non basterà: occorrerà una collaborazione fra partner europei per far rifiorire il settore. “Occorre evitare che ciascuno Stato decida unilateralmente qual è una destinazione sicura e quali controlli sanitari si debbano effettuare, perché ciò genera confusione“, ha chiosato Maroto. Ricordiamo che le frontiere sono state chiuse nel mese di marzo per contenere la diffusione del Covid-19 e prevenire il rischio contagio fra popoli di Stati diversi. Presto, però cadranno questi divieti e sarà possibile guardare con ottimismo al rilancio del turismo in landa iberica.