Reso noto il bollettino coronavirus della Spagna di oggi, mercoledì 20 maggio 2020: il bilancio è salito a 27.888 decessi e 232.555 casi positivi. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati +95 morti, un dato superiore rispetto a quello registrato ieri (83 vittime), mentre i nuovi infettati sono 416. Da monitorare il dato della Catalogna (40 morti nelle ultime 24 ore), che è diventata la Regione spagnola più colpita dall’emergenza sanitaria.



Intervenuto in conferenza stampa, il direttore del Centro per il coordinamento delle emergenze sanitarie, Fernando Simon, ha tenuto a precisare che è necessario indossare la mascherina quando non è possibile mantenere le distanze di sicurezza, mentre il ministero della Salute ha approvato oggi una norma che stabilisce che tutte le persone di età superiore ai 6 anni devono indossare una mascherina negli spazi pubblici. (Aggiornamento di MB)



BOLLETTINO CORONAVIRUS SPAGNA: I DATI DEL 19 MAGGIO

Sono saliti a quota 27.788 i morti da coronavirus in Spagna, mentre gli infetti totali da inizio pandemia sono 232.037. La vicina nazione iberica è ormai da giorni lontana dal picco, e sta lentamente tornando alla normalità, seppur con tutte le misure restrittive del caso. A testimonianza di ciò, la decisione di riaprire i collegamenti con l’Italia via aerea e via mare. Il governo di Pedro Sanchez aveva deciso fra le prime misure a inizio pandemia, di bloccare i voli e i traghetti provenienti dalla nostra penisola, e ieri, come comunicato dal ministero dei trasporti, questa misura è stata abrogata, ad eccezione però delle navi da crociera, il cui attracco risulta essere ancora vietato. Resta comunque in vigore l’obbligo di quarantena di 14 giorni per tutti i viaggiatori stranieri che giungono sul suolo iberico, di conseguenza, è ancora presto per fare le vacanze in Spagna, a meno che una persona non abbia possibilità di soggiornare almeno un mese.



CORONAVIRUS SPAGNA: PROROGATO FINO AL 7 GIUGNO STATO DI EMERGENZA

Tra l’altro la quarantena obbligatoria durerà fino a quando non cesserà lo stato di emergenza, e anche in questo caso ci sono delle novità. Il governo spagnolo ha infatti deciso di prorogare l’emergenza fino al 7 giugno, di altri 15 giorni, un compromesso rispetto a quanto chiedeva il primo ministro Sanchez, che puntava ad un prolungamento di un altro mese, fino al 27 di giugno. Con il parlamento contrario, il consiglio dei ministri ha deciso di effettuare un passo indietro, appoggiando quindi la proroga “soft”. Intanto sono emerse le parole di Fernando Simon, responsabile spagnolo del Centro di allerta e emergenza Sanitaria, che ha commentato la notizia pubblica ieri da El Pais, il report dell’Ecdc datato 18-19 febbraio, in cui si parlava di rischio basso di diffusione del coronavirus in Europa. Simon si è difeso dalle accuse, specificando che la Spagna non ha affatto sottostimato la pandemia, ma si era semplicemente basata, così come tutte le altre nazioni presenti alla riunione, sui dati di quel periodo, quando i casi si potevano contare sulle dita.