Da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus, gli infetti in Spagna sono saliti a quota 236.259, mentre i morti hanno raggiunto il computo di 27.117. I numeri sono riportati sulla mappa dell’università Johns Hopkins, e confermati dal ministero della Sanità spagnolo, e fotografano un appiattimento della curva epidemiologica, così come sta avvenendo ormai da giorni nella vicina nazione iberica. Basti pensare che nell’ultima settimana i nuovi contagi sono stati in media 45, un dato che fa ben sperare in vista di un inizio imminente della stagione estiva, con il turismo, che ricordiamo, è una delle principali entrate proprio della Spagna. Nella giornata di ieri il governo di Madrid ha rivisto al ribasso il bilancio dei morti, sottolineano i colleghi di Rai News, togliendone circa 2000, per l’esattezza 1.918. La revisione è stata dovuta ad un nuovo sistema di contagio che elimina i doppioni, e nel contempo, che esclude quelle morti che erroneamente erano state attribuite al covid-19, come precisato dal ministero.
CORONAVIRUS SPAGNA, 10 GIORNI DI LUTTO
La punta più alta di contagi negli ultimi sette giorni è stata quella di domenica scorsa, con 70 nuovi infetti, mentre negli altri giorni, come detto in precedenza, i nuovi casi si sono mantenuti sui 40/50 giornalieri. Nella giornata di ieri il consiglio dei ministri ha inoltre dichiarato dieci giorni di lutto nazionale in ricordo di tutte le vittime da coronavirus. Come sottolineato dal quotidiano La Vanguardia, si tratta del periodo di lutto più lungo della recente storia del paese. In questi dieci giorni si terranno le bandiere a mezz’asta in tutto il paese, e anche un evento in memoria guidato da re Felipe VI, il capo di stato. La Spagna si prepara intanto alla giornata del 15 giugno, quando, con grande probabilità, verranno riaperte tutte le frontiere europee, favorendo così la circolazione dei turisti estivi. Per chi volesse passare l’estate nella nazione iberica, magari a Ibiza o a Formentera, si ricorda che al momento sono ancora in vigore numerose misure restrittive, fra cui la chiusura dei locali notturni.