Continua ad essere contenuta l’epidemia da coronavirus in Spagna. Nelle ultime 24 ore, infatti, si sono verificate solo 48 vittime, per un computo totale da inizio pandemia pari a 28.678 morti. Bene anche i nuovi contagi registrati, 446, per un bilancio di 235.290 infetti da quando è scoppiata l’emergenza. La Spagna sta lentamente tornando alla normalità dopo settimane drammatiche, e il premier Pedro Sanchez ha annunciato nella giornata di ieri che da luglio i turisti di tutto il mondo potranno nuovamente entrare nella nazione iberica: “A partire da luglio, riprenderà l’ingresso dei turisti stranieri in Spagna in condizioni di sicurezza. Garantiremo – le parole del primo ministro socialista – che non corrano alcun rischio e che non ci portino alcun rischio. Non c’è contrasto tra salute e affari. Incoraggio gli spagnoli – ha aggiunto – a pianificare le loro vacanze adesso. A luglio potrebbe esserci un programma estivo e incoraggio ad approfittare dei grandi vantaggi che il nostro Paese ha nel campo del turismo quest’estate”.
CORONAVIRUS SPAGNA, SANCHEZ ANNUNCIA IL LUTTO NAZIONALE
Lo stesso Sanchez, presentando le varie fasi di riapertura, ha annunciato il lutto nazionale per la giornata di martedì, in ricordo delle vittime del coronavirus: “Abbiamo fermato tutti insieme – le sue parole – a peggiore calamità del secolo. La sfida della ricostruzione è alle porte. A partire da martedì, il governo approverà la dichiarazione formale di lutto, che durerà 10 giorni. Le bandiere sventoleranno a mezz’asta”, con l’aggiunta di “un grande atto ufficiale presieduto dal re. I defunti – ha concluso il massimo esponente dell’esecutivo iberico – meritano la nostra memoria, ma anche la nostra concordia, dovremo vivere insieme nello stesso paese che loro hanno costruito”. Quella di ieri è stata una giornata scandita anche da nuove proteste nei confronti del governo, così come sta avvenendo in molte parti del mondo, con numerosi cittadini che sono saliti sulle proprie auto o moto, ma anche sui bus, per manifestare contro la gestione dell’emergenza, suonando musica militare e l’inno nazionale spagnolo.