L’emergenza coronavirus sta facendo tremare anche la Spagna, che nelle scorse ore ha deciso di prendere provvedimenti estremi per contrastare i contagi. Il gioverno di Madrid, infatti, ha ordinato a tutti gli spagnoli di restare nella propria abitazione per le prossime due settimane. Una decisione drastica che è maturata dopo una lunga riunione del Consiglio dei ministri da cui è scaturito lo stato di emergenza. Con questa decisione anche le abitudini degli spagnoli vengono scombussolate, proprio come accaduto in Italia, dopo le disposizioni del governo. Chiaramente sarà possibile raggiungere il posto di lavoro, assistere persone anziane o comunque uscire per cause di forza maggiore. Il provvedimento dovrebbe perdurare per circa quattordici giorni. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



CORONAVIRUS IN SPAGNA: STATO DI EMERGENZA

Anche la Spagna comincia a prendere seri provvedimenti per combattere l’emergenza coronavirus. Secondo gli ultimi aggiornamenti, il Consiglio dei ministri ha convocato una riunione straordinaria per decretare lo stato di allarme, che dovrebbe perdurare per almeno due settimane. Al termine della riunione, il premier Pedro Sanchez ha proibito tutti gli spostamenti eccetto quelli indispensabili, come il tragitto per raggiungere il posto di lavoro o per raggiungere il supermercato per l’acquisto di beni alimentari. Una situazione da tenere sotto controllo anche in Spagna, quindi, visto che i casi di contagi sono saliti a quota 5.100. Inoltre si segnala che alcuni voli partiti dal Regno Unito e diretti in territorio spagnolo sono stati fatti rientrare alla base. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



CORONAVIRUS IN SPAGNA, AUMENTANO I CONTAGI

Sulla falsa riga di quanto sta accadendo nel resto d’Europa, aumentano i contagi anche in Spagna. Gli ultimi dati ufficiali riportati dal quotidiano El Pais, citando il ministero della sanità, parlano di 5.100 casi con 132 morti. La nazione iberica ha deciso di dichiarare lo stato di emergenza da 24 ore a questa parte, alla luce del fatto che negli ultimi due giorni i casi hanno subito un’impennata, con circa 2000 unità in più in 48 ore. Isolata completamente la Catalogna, la regione dove si trova Barcellona e che si affaccia sull’Italia, prima comunità autonoma spagnola a mettersi in quarantena. Fino ad oggi si erano isolati solamente quattro comuni per un totale di circa 70mila persone. Nel frattempo il governo spagnolo sta lavorando ad un decreto che dovrebbe essere ufficializzato tramite apposito consiglio dei ministri nella giornata di oggi. Si tratta di una serie di misure restrittive della durata di 15 giorni, che riguarderanno limitazioni a persone e veicoli, l’occupazione temporanea di industrie, fabbriche o locali per mettere in quarantena i pazienti, nonché limitazioni circa l’uso di determinati servizi, nonché il consumo di precisi prodotti.



CORONAVIRUS SPAGNA: A RISCHIO IL GP DI FORMULA 1

E’ la seconda volta che viene dichiarato lo stato d’allarme in Spagna dal 1978. L’ultimo caso risale al 2010, quando era in carica il governo di Josè Luiz Zapatero, e quando venne chiuso lo spazio aereo a seguito dello sciopero dei controllori di volo. Intanto la catena spagnola di abbigliamento, Zara, famosa in tutto il mondo, ha deciso di chiudere temporaneamente tutti gli store presenti nella nazione iberica, appunto per limitare l’espansione dell’epidemia. Chiusi anche tutti i negozi della Apple, così come annunciato dal Ceo, Tim Cook, che attraverso Twitter ha appunto fatto sapere di aver abbassato le serrande a tutti i suoi store, al di fuori della Cina. Infine, da segnalare che nella giornata di ieri è giunto lo stop anche alla Liga e alla Segunda Division, i due principali campionati di calcio spagnoli, mentre è a serio rischio il Gp di Formula 1 previsto in Spagna il prossimo 10 maggio.