La Spagna si conferma la nazione al mondo, assieme agli Stati Uniti, dove i contagi da coronavirus stanno aumentando più in fretta. Anche quella di ieri è stata purtroppo una giornata tristemente da record, con la quota di 100mila casi superati, e più di 8mila vittime. In totale sono morte 849 persone in 24 ore, mentre gli infetti sono cresciuti di 8.189 unità fra lunedì e martedì. Gli spagnoli con il covid-19 risultano quindi essere 102.136 di preciso, e la Catalogna sembrerebbe essere il nuovo focolaio, la nuova zona dove l’epidemia si sta propagando più velocemente. Come riporta El Mundo, la regione attorno a Barcellona ha fatto registrare 262 morti da covid-19, più di quelli di Madrid, la zona storicamente più colpita dall’epidemia, e in cui martedì sono morte 210 persone, 100 in meno rispetto alla precedente rivelazione. I dati sono decisamente preoccupanti nella vicina nazione iberica ma è anche vero, come riferisce El Mundo, che il numero di vittime è in calo per il terzo giorno consecutivo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CORONAVIRUS SPAGNA: 8464 MORTI, POSITIVO IL VICEDIRETTORE DELLA POLIZIA

Il Coronavirus in Spagna prosegue la sua marcia senza conoscere battuta d’arresto, anche se le fonti mediche si dichiarano leggermente ottimiste, avendo notato una diminuzione dei contagi dal 20% al 12%. Per quanto concerne il bollettino dell’epidemia in landa iberica, il numero totale dei casi confermati è pari a 95.923, mentre sono 8464 i morti registrati sino ad oggi. Un evidente segnale del fatto che la lotta contro il Covid-19 è tutt’altro che vinta e che saranno necessarie altre settimane di immensi sacrifici, con particolare riferimento al personale sanitario, per tenergli testa. Intanto, in queste ore è stata comunicata la positività del vicedirettore delle operazioni della polizia nazionale ed ex commissario provinciale di Valladolid, José Ángel González. Si unisce al suo omologo della “Guardia Civil”, il tenente generale Laurentino Ceña, e al direttore delle emergenze del Ministero della Salute, Fernando Simón, che, secondo le fonti della polizia, sta bene e si trova isolato in casa sua. È la stessa situazione in cui si trova il tenente generale Laurentino Ceña da martedì scorso.



CORONAVIRUS SPAGNA: “NON C’È MAI STATA CARENZA DI MEZZI DI PROTEZIONE”

José Ángel González e Laurentino Ceña non sono, tuttavia, le uniche personalità illustri a essere state colpite dal Coronavirus in Spagna. Oltre a loro, come detto, vi è il direttore del centro per gli allarmi e le emergenze sanitarie, Fernando Simón, che ieri è intervenuto da casa sua alla conferenza stampa a Moncloa dei tecnici responsabili del gabinetto di crisi. Anche la famiglia del premier iberico, Pedro Sánchez, conta alcuni membri positivi, fra cui la consorte del primo ministro, Begoña Gómez. Come se non bastasse, all’interno del Governo stesso si sono verificati già diversi casi positivi al Covid-19. Oltre ai ministri Irene Montero e Carolina Darias, è stato contagiato anche il vicepresidente, Carmen Calvo. José Angel Gonzalez, intanto ha fornito un resoconto delle notizie relative alla polizia in questi giorni di allarme e ha insistito sul fatto che non mancano i mezzi di protezione tra gli agenti. “Fin dal primo giorno abbiamo detto che non c’è mai stata carenza di mezzi di protezione, è stato fatto con il tempo e le cifre lo evidenziano”, ha affermato.

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